Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

giovedì 29 marzo 2012

SILP CGIL Torino e Caaf Attiva CGIL



Aperta la campagna fiscale 730/2012
(redditi del 2011)


Il SILP CGIL Torino garantisce, gratuitamente, la compilazione e consegna della dichiarazione fiscale in convenzione con il Caaf Attiva Cgil con visto di conformità per gli iscritti della struttura torinese e solamente per il coniuge o il convivente di fatto.


Da quest'anno anche il CAAF di Corso Brescia garantirà l'effettuazione della dichiarazione.
Sarà sufficiente presentare la tessera d'iscrizione del 2012, prenotando telefonicamente alle seguenti sedi:


CAAF CGIL Corso Brescia, 53/A - Tel. 011.287.36.11 
TORINO NORD - P.zza Rebaudengo, 27 - Tel. 011.242.22.25
TORINO OVEST - Via Sacra S. Michele, 31 - Tel. 011.773.22.89
TORIN SUD - c/o FILT-CGIL - Via Nizza, 36/A - Tel. 011.669.38.01
TORINO S.Paolo/S.Rita - Via R. Gessi 17/A - Tel. 011.327.20.94
COLLEGNO - Via Morandi, 3 - Tel. 011.415.12.00
MONCALIERI - C. so Trieste, 23 - Tel. 011.647.60.70
SETTIMO T.se - Via Matteotti, 6 - Tel. 011.897.08.87
PINEROLO - C.so Torino, 216 - Tel. 0121.37.74.16
CARMAGNOLA - Via Fossano, 2 - Tel. 011.962.09.99
CIRIE’ - Via Matteotti, 16 - Tel. 011.922.83.32
IVREA - Piazza Perrone, 3 - Tel. 0125.63.30.39
ORBASSANO - Via Roma, 17 - Tel. 011.901.90.49
COURGNE' - Piazza Pinelli, 13 - Tel. 0124.65.11.20
RIVOLI - Via Piave, 23 - Tel. 011.95.02.020

Orari di apertura:
dal 15 marzo al 30 giugnodal lunedì al venerdì ore 09,00-12,30 e 14,00-18,00.
dal 1° luglio al 14 marzodal lunedì al venerdì ore 09,00-12,30 e 14,00-18,00; chiuso 
giovedì.

Raccomandiamo la raccolta di tutti i documenti utili e di consultare preventivamente la guida 730/2012 cliccando sulla sezione "Servizi/Convenzioni" nella barra sotto il titolo del nostro sito web.

giovedì 22 marzo 2012

CGIL su articolo 18

"E' inaccettabile, per ragioni di metodo e di merito, il modo con il quale il governo ha inteso concludere il negoziato sulle modifiche legislative del mercato del lavoro". "Si apre oggi una grande battaglia e una grande sfida nel Paese e nella comunicazione, nei territori e nei luoghi di lavoro."   CGIL su Twitter

Il 24 marzo a Corleone in ricordo di Placido Rizzotto

Placido Rizzotto vive! È questo il titolo dell'importante iniziativa promossa dalla CGIL per il prossimo 24 marzo a Corleone. Una giornata di riflessione e celebrazione della figura di Rizzotto, ma anche un appuntamento per riaffermare che i funerali di Stato non bastano, e che – come ha ribadito Susanna Camusso con una lettera al presidente Monti – serve riaprire le indagini per accertare fino in fondo una verità negata per 64 anni.
All'iniziativa promossa dalla Camera del lavoro di Corleone e dalla CGIL Palermo saranno presenti Dino Paternostro e Maurizio Calà, rispettivamente segretario cittadino e provinciale della CGIL, Serena Sorrentino per la segreteria nazionale, Placido Rizzotto Jr, omonimo nipote del sindacalista ammazzato da Cosa Nostra e Pasquale Scimeca e Marcello Mazzarella, rispettivamente regista e attore protagonista del film che racconta la storia di Rizzotto.
L'appuntamento sarà utile anche per rilanciare l'idea – proposta dalla CGIL Sicilia – di costruire un mausoleo dedicato alla memoria del sacrificio di Rizzotto. Un mausoleo composto da tantissime pietre inviate da tutte le Camere del lavoro d'Italia, un piccolo gesto teso a testimoniare che la memoria di Rizzotto è viva in tutto il movimento sindacale, indistintamente da nord a sud. L'iniziativa ha già incassato l'adesione di molte associazioni del territorio a partire proprio dalle realtà impegnate quotidianamente nel mondo dell'antimafia sociale e nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
 Alla fine del dibattito ci sarà anche la proiezione integrale del film di Pasquale Scimeca Placido Rizzotto. L'appuntamento è a Corleone alle ore 9.30, presso il Cineteatro “A.Martorana”. 

martedì 20 marzo 2012

ALESSANDRIA - POLIZIOTTI E VIGILI DEL FUOCO SCENDONO IN PIAZZA PER LE PENSIONI

http://www.alessandrianews.it/ "Manifestazione di protesta di fronte alla Prefettura di Alessandria del Comparto sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico contro le mancate promesse del Governo in materia di pensioni. "Non tutelano la specificità dei nostri ruoli" commentano i sindacati. La parola chiave della manifestazione di protesta di questa mattina del Comparto Sicurezza-Difesa e del Soccorso pubblico è "pensioni". Le sigle sindacali della Polizia di Stato (Siap, Silp -Cgil, Coisp e Anfip), della Polizia Penitenziaria (Osapp e Sinappe) e dei Vigili del Fuoco (Usppi, Confsal e Sindir Ugl) si sono ritrovate unite di fronte al palazzo della Prefettura di Alessandria contro le promesse mancate del Governo nazionale in materia di pensioni e di tutela della specificità delle dei loro ruoli, di vigilanza e sicurezza dei cittadini. "Sulle pensioni il Governo ha scelto di andare in direzione opposta rispetto alle promesse fatte gli scorsi mesi -replicano i sindacati - Con un peggioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori della sicurezza". La richiesta è " maggiore rispetto per l'accesso degli operatori alle pensioni e maggiore sensibilità per i rischi che derivano dall'innalzamento dell'età media dei poliziotti, militari e vigili del fuoco". Questa decisione del Governo provocherebbe, sempre secondo i sindacati, un "pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini, oltre che degli operatori del Comparto stesso". "Prima un agente di 55 anni, aveva la possibilità di turni di piantonaggio per la sorveglianza da alternare con i turni su strada. Ora con il sistema di video-sorveglianza, anche l'operatore dei questa età è sempre in servizio su strada, con maggiore pericolo perché sicuramente, la specificità del ruolo e del suo lavoro, non è come quello di un 30-35 enne. Noi giriamo armati, con tutte le conseguenze del caso", esemplificano alcuni rappresentanti Cgil."
19/03/2012  Giulia Boggian - giulia.boggian@alessandrianews.it

lunedì 19 marzo 2012

SEL ACCANTO AI LAVORATORI DI POLIZIA DEL SILP CGIL E DELLA CGIL

C'ERA ANCHE MONICA CERUTTI DI SEL AL FIANCO DEI LAVORATORI DEL COMPARTO DELLA SICUREZZA DELLA CGIL E DEL SILP CGIL CHE QUESTA MATTINA HANNO PROTESTATO INNANZI ALLA PREFETTURA DI TORINO CONTRO L'IPOTESI DI MODIFICA DELLE PENSIONI. Di seguito il comunicato pubblicato sul sito www.monicacerutti.com
"Questa mattina in tutto il Piemonte sono scesi in piazza a protestare contro il Governo i rappresentanti del Silp-CGIL e della CGIL Funzione Pubblica, insieme alle altre organizzazioni sindacali. Questi lavoratori rappresentano il comparto della Sicurezza e della Difesa: Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria.
Davanti alla Prefettura con loro c’eravamo anche noi. Non possiamo che condividere le loro preoccupazioni legate ad eventuali modifiche del sistema previdenziale di questo settore. Nello specifico si vorrebbe: aumentare fino a tre anni di età l’accesso alla pensione per vecchiaia; innalzare gli anni di contribuzione per l’accesso alla pensione anticipata; ridurre la contribuzione figurativa maturata ogni quinquiennio; modificare l’istituto della pensione privilegiata; continuare a ignorare l’avvio della previdenza complementare.
Non si può credere che un aumento dell’età media di servizio di questi lavoratori non abbia ripercussioni sulla vita e sulla sicurezza dei cittadini. Chi si occupa di Sicurezza e Difesa deve essere pronto fisicamente per farlo. Solo un ricambio del personale operativo può garantire questo.
Questi lavoratori da anni stanno subendo il blocco dei contratti, del riordino delle carriere e l’innalzamento dell’età pensionabile. Un paese come il nostro deve garantire diritti e dignità professionale ad ogni cittadino. Non sono i tagli che fanno crescere l’economia, ma le politiche di sviluppo."


SILP CGIL in piazza insieme alla FP CGIL per la tutela delle pensioni e per ribadire il diritto alla specificità


Quest'oggi come lavoratori di polizia, vigili del fuoco, forestali e penitenziari del SILP CGIL e della Funzione Pubblica CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali ci siamo ritrovati innanzi alla Prefettura di Torino per protestare  contro l'inganno del governo sul trattamento che intende riservare in materia di pensioni al comparto sicurezza e difesa.
La manifestazione si e' svolta in concomitanza con i presidi effettuati davanti alle Prefetture di tutta Italia e davanti al Ministero del Lavoro e dell'Economia insieme a migliaia di forestali, vigili del fuoco, agenti penitenziari.
E' la prima di una serie di manifestazioni per la tutela della specificita' in materia previdenziale perchè le modifiche paventate dal Ministro del lavoro Fornero si rifletteranno sui livelli di efficienza ed efficacia degli apparati di polizia e soccorso pubblico ed evidentemente sulla sicurezza dei cittadini.
Il Governo dimostra di non voler prendere in considerazione i rischi per gli stessi operatori derivanti da un aumento dell'eta' media pensionabile. E' che, in tempi brevissimi, si dia corso al confronto dalla stessa Fornero.

domenica 18 marzo 2012

PRESIDIO DI PROTESTA CONTRO L'IPOTESI DI MODIFICA DELLE PENSIONI

Domani, lunedì 19 marzo 2012, innanzi a tutte le Prefetture del Piemonte effettueremo un presidio, insieme alla CGIL Funzione Pubblica - che rappresenta i lavoratori del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria - per contestare le iniziative del Governo volte a modificare il sistema previdenziale degli appartenenti al comparto Sicurezza e Difesa.
L'atteggiamento che questo Governo ha adottato dimostra, ancora una volta, scarsa conoscenza e attenzione verso le problematiche del mondo della sicurezza, una realtà che, non dimentichiamolo, è ancora priva di un sistema di previdenza complementare, nonostante le ripetute iniziative intraprese.
L'elevazione "tout court" dell'età media, oltre a danneggiare gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, i quali, è evidente, espletano un lavoro disagiato e a rischio che richiede non comune efficienza psico-fisica, si ripercuoterà sull'operatività e sull'efficienza dei servizi, con reale e inevitabile pregiudizio della sicurezza dei cittadini.
Ignorare il percorso della specificità offende la categoria e dimostra come la politica, a tutti i livelli, rimanga insensibile alle aspettative di un comparto delicato e cruciale qual'è il nostro.
Partecipate numerosi.
Nicola Rossiello

venerdì 16 marzo 2012

IL NOSTRO PARERE SULLA RITENUTA PREVIDENZIALE DEL 2,50%


PLACIDO RIZZOTTO. Accolta la richiesta dei funerali di Stato. Ora riaprire l'inchiesta

Oggi, il Consiglio dei Ministri, recependo le nostre istanze ha deciso che siano celebrati i funerali di Stato per Placido Rizzotto. Su proposta del premier Mario Monti, l'esecutivo ha infatti deciso "l'assunzione a carico dello Stato delle spese per i funerali per il sindacalista Placido Rizzotto, figura emblematica della lotta contro la mafia". I funerali si svolgeranno "una volta terminati gli accertamenti tecnici sui resti recuperati".
E’ un’iniziativa che abbiamo promosso insieme alla CGIL, per la quale esprimiamo il doveroso apprezzamento della nostra Organizzazione per l’importante determinazione del Consiglio dei Ministri.
Condividiamo e facciamo nostra la richiesta di riaprire le indagini della magistratura per accertare le definitive responsabilità e assicurare il percorso della giustizia.
“Bisogna riaprire il caso giudiziario – si legge in una lettera firmata dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso e dal segretario della camera del lavoro di Palermo, Maurizio Calà indirizzata al presidente Napolitano e al presidente Monti - per individuare mandanti ed esecutori, ma anche per accertare l’evoluzione dei fatti che hanno portato la mafia corleonese, che è la stessa che uccise Rizzotto, a condizionare la storia recente di questo Paese”.
Nicola Rossiello

A Marsiglia, il futuro dell'acqua, bene comune

Nella città francese le multinazionali si riuniscono nel Forum mondiale. I movimenti hanno inaugurato il meeting alternativo. E lanciano una richiesta: "Il diritto all'acqua deve essere inserito nelle Costituzioni nazionali"


MARSIGLIA - Pubblico o privato? La domanda se non è mal posta, è sicuramente datata. Ne sembrano consapevoli sia i protagonisti del Forum mondiale dell'acqua in corso a Marsiglia sia gli attivisti che ieri (14 marzo) hanno inaugurato, dall'altra parte della città, il meeting alternativo dei movimenti per l'acqua. “No money, no water”, ha sintetizzato Gérard Payen, presidente di Aquafed, la federazione internazionale degli operatori privati del settore idrico.
Per leggere il testo integrale dell'articolo di Dina Galano pubblicato da rassegna.it, clicca sul seguente link: http://www.rassegna.it/articoli/2012/03/15/84886/marsiglia-la-battaglia-dellacqua

Ritenuta previdenziale TFR a carico del dipendente

Pubblichiamo il parere di Mario Mozzetta della CGIL Funzione Pubblica che chiarisce le ragioni di un iniziativa promossa da alcuni sindacati.

Con il D.L. n. 78/2010 - convertito in Legge n. 122/2010 - il computo dei trattamenti di fine servizio per i lavoratori alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere da gennaio 2011, viene effettuato con l'applicazione di un'aliquota del 6,91% sull'intera retribuzione, secondo la disciplina di cui all'art. 2120 del codice civile.
La FP CGIL ha espresso tutta la propria contrarietà a questo intervento legislativo avviando una serie di iniziative per l'abrogazione dello stesso.
Riteniamo innanzitutto rammentare che tale norma interessa solo i lavoratori già in servizio al 31 dicembre 2000, poiché a partire dall'anno successivo i nuovi assunti sono sottoposti al regime di Trattamento di Fine Rapporto.
Precedentemente, l'istituto dell'indennità di buonuscita imponeva al datore di lavoro pubblico un accantonamento complessivo del 9,60% sull'80% della retribuzione lorda, di cui una trattenuta pari al 2,5%, a carico del dipendente, come disposto dall'art. 37 del D.P.R. n. 1032/1973 e successive modificazioni. 
Sulla materia vige una totale mancanza di chiarezza e vengono fornite informazioni parziali ed inesatte alle lavoratrici ed ai lavoratori, i quali hanno iniziato ad inviare atti di diffida alla Direzione Centrale del Tesoro volti ad ottenere la cessazione del prelievo della ritenuta del 2,5% sull'80% della retribuzione. 
Per tali ragioni, nei giorni scorsi, abbiamo chiesto al Dipartimento un parere sulla legittimità della segnalata trattenuta previdenziale, tuttora applicata ai cedolini stipendiali. 
Per quanto ci riguarda, siamo convinti che non debbano essere i singoli lavoratori ad assumersi la responsabilità di avviare un eventuale contenzioso, anche perché è utile sapere che, qualora non si versasse quel contributo si verificherebbero le seguenti situazioni:
il corrispettivo diventerebbe reddito assoggettato al prelievo Irpef; 
si perderebbe automaticamente l'agevolazione fiscale che consente l'abbattimento dell'imponibile TFS per un valore pari a € 309,87 per il numero degli anni di anzianità contributiva utile;
si perderebbe automaticamente l'agevolazione fiscale che consente l'abbattimento dell'imponibile TFS per un valore pari al 26,04% per i dipendenti statali e del 40,98% per i dipendenti di Enti locali e SSN.
Al momento, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fatto pervenire un primo chiarimento in cui si precisa che, fermo restando la permanenza in regime di TFS dei dipendenti per i quali si applica il predetto comma 10, la normativa vigente lascia immutata, in ogni caso - per i dipendenti in regime di TFR - la retribuzione netta percepita: infatti l'articolo 1, comma 3, del DPCM 20 dicembre 1999, prevede, per assicurare l'invarianza della retribuzione netta complessiva e di quella utile ai fini previdenziali, un recupero in misura pari alla riduzione del contributo previdenziale soppresso, attraverso un contestuale incremento figurativo ai fini previdenziali e dell'applicazione delle norme sul TFR.
Per tutti coloro che ci hanno chiesto lumi sulla questione aggiu ngiamo che è vero che il TAR Calabria avrebbe condannato l’amministrazione a restituire le relative somme ai dipendenti (nel caso specifico tutti magistrati amministrativi). 
La sentenza, però, non è definitiva e contestualmente ad essa è stata emessa un’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale diretta a sollevare la questione di illegittimità costituzionale della norma che non ha ancora avuto esito successivamente al quale si potranno fare ulteriori valutazioni sull’ammissibilità o meno della questione.

giovedì 15 marzo 2012

Ultima ora: Fornero, disponibile ad incontro con i sindacati di polizia

"(AdnKronos) - Disponibilità arriva dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero ad un prossimo incontro con i sindacati delle forze di polizia e con il CoCeR del Comparto Sicurezza e Difesa "per verificare le loro istanze". "L'incontro verrà fissato al più presto compatibilmente con l'attività di Governo" fa sapere in una nota. Fornero tiene a precisare che l'iniziativa verrà svolta d'intesa con il Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, il Ministro della Giustizia, Paola Severino e il titolare della Difesa, Giampaolo Di Paola."

E' di qualche ora fa la notizia resa pubblica dalle agenzie di stampa secondo cui il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, si sarebbe resa disponibile ad un prossimo incontro con i Sindacati di Polizia.

E' il risultato più immediato dello stato di mobilitazione del SILP CGIL e delle restanti rappresentanze di categoria. Aspettiamo di conoscere quali saranno le posizioni del Governo nei nostri confronti, consapevoli del limite costituito dal confronto con un Governo tecnico. La presenza dei titolari dei dicasteri dell'Interno, della Giustizia e della Difesa, infatti, per la natura tecnica e di missione della loro partecipazione alle scelte governative non costituisce una garanzia verso la nostra categoria.

Restano forti le nostre perplessità rispetto a determinazioni pensionistiche dannose per la categoria che obblighino i lavoratori della sicurezza a rimanere in servizio oltre limiti ragionevoli che specifici e caratterizzanti la nostra professione.

Segretario Generale Regionale
Nicola Rossiello

SILP CGIL per la legalità, contro le mafie.

La Cgil ha presentato l'Osservatorio contro le mafie intitolato a Salvatore Aversa. Il SILP Cgil ne ha promosso la nascita, Claudio Giardullo ne è il Presidente. Il nostro Segretario Generale regionale, Nicola Rossiello nel progetto legalità della CGIL nazionale. 

Nasce l'Osservatorio sulla legalità promosso d'intesa dalla Cgil Nazionale, dalla CGIL Calabria, Cgil Lombardia, Silp Nazionale. La finalità dell' OSSERVATORIO SOCIO-ECONOMICO PER LA LEGALITA' ED IL CONTRASTO DELLE MAFIE IN CALABRIA E IN LOMBARDIA, è di contrastare le organizzazioni criminali sempre più articolate, ramificate e globalizzate, specie in Calabria, pertanto è necessaria una presenza delle organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, in particolare dei settori più a rischio di infiltrazione mafiosa, coordinata ed integrata con le attività e le iniziative di contrasto delle Istituzioni e delle Associazioni impegnate su questo fronte. La Cgil ha deciso di intitolare l'osservatorio a "Salvatore AVERSA", ufficiale di polizia assassinato dalla 'ndrangheta a Lamezia Terme il 4 Agosto 1992.

Erano presenti, oltre al Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, il Segretario Generale della CGIL Calabria Michele Gravano, il Segretario Generale della CGIL Lombardia Nino Baseotto, il Segretario Generale del Silp Nazionale Claudio Giardullo, il Segretario Generale della CGIL di Catanzaro e Ivan Cicconi esperto di Infrastrutture e lavori pubblici. Per Michele Gravano ''l'Osservatorio sulla legalità è uno strumento importante per accrescere la conoscenza della criminalità in tutte le sue forme, dovrà essere un riferimento fondamentale importante per tutte le forze sane come le associazioni della società civile con l'obiettivo di dare un contributo attivo al contrasto e alla lotta economica e militare della 'ndrangheta''. Nino Baseotto ha notato come ''la ndrangheta non è una questione regionalistica, bisogna sfatare i l luogo comune che la mafia sia un fenomeno meridionale, l'Osservatorio può servire ad aiutare la crescita e la consapevolezza dell'antimafia scoraggiando la mafia quale fenomeno legato ai grandi flussi finanziari serve invece combattere con strumenti più aggiornati e più risorse da destinare alle forze dell'ordine e alla Magistratura''.

Per Ivan Cicconi ''l'Osservatorio è uno strumento importante per colpire la zona grigia dell'economia e della spesa pubblica che in questi anni si è allargata, è uno strumento significativo per far emergere la tutela del lavoro sorretto dai principi sani della legalità. Solo attraverso la legalità si garantisce il lavoro vero''. Claudio Giardullo e Ivan Cicconi sono stati nominati rispettivamente presidente e direttore scientifico dell'osservatorio, a loro è stato affidato il compito di costruire e guidare questo nuovo strumento di approfondimento del fenomeno mafioso in Calabria e nelle altre regioni coinvolte. 
Ma non è la sola iniziativa voluta dalla nostra Organizzazione per fronteggiare il fenomeno della criminalità organizzata sul territorio. Infatti, il Segretario Generale regionale, Nicola Rossiello, opera all'interno del progetto che la CGIL nazionale ha intrapreso sul tema della legalità.
"La scelta di lanciare una Campagna Nazionale sulla Legalità economica che attraversi i luoghi di lavoro, i  territori, mediante l’esperienza della contrattazione, vuole sollevare per questa via le criticità ad oggi interferenti sull’economia legale, sul sistema di regole e comportamenti, sulle politiche.
Proviamo, come Cgil, ad offrire uno spazio al quale chi condivide l’obiettivo di determinare sviluppo, progresso, benessere nel lavoro e dal lavoro assumendo come dimensioni valoriali la giustizia sociale, l’equità, il rispetto dei diritti individuali e collettivi, la solidarietà, può contribuire non solo con pronunciamenti ma con azioni concrete.
Contratti, accordi, protocolli, così come norme, leggi, regolamenti non sono mai neutri.
Anche attraverso questi strumenti si può contribuire alla lotta alle mafie ed all’illegalità poiché al di là delle convenienze momentanee la scelta di esercitare in campo economico e produttivo processi di trasparenza e legalità garantisce sul lungo periodo qualità del processo, quindi qualità del Lavoro, dei prodotti e quindi competitività, e regole paritarie di concorrenza senza che le infiltrazioni mafiose, come oggi accade, condizionino i mercati (dai prezzi alla distribuzione, dai servizi e forniture alle committenze).
Rendere libero il Lavoro dalle maglie dell’illegalità vuol dire occuparsi del futuro del Paese, di un progetto di sviluppo in cui il rispetto delle regole garantisca, di fatto, Diritti certi ed esigibili, qualità della vita e sicurezza, in cui la giustizia metta in condizioni tutti di esercitare la certezza del diritto, cancellando sfruttamento e schiavitù come forme di competizione.
Per questo per la Cgil la Legalità è l’unica risposta per il Lavoro e il Futuro."

martedì 13 marzo 2012

COMPARTO SICUREZZA E DIFESA: AL VIA LA MOBILITAZIONE SULLE PENSIONI

Sarà lunedì 19 marzo la giornata in cui effettueremo i nostri presidii di mobilitazione davanti alle Prefetture del Piemonte e Valle D'Aosta per contestare le decisioni che il Governo sta assumendo in materia di sistema previdenziale per gli appartenenti al comparto Sicurezza e Difesa.

L'atteggiamento che questo Governo ha adottato dimostra, ancora una volta, scarsa conoscenza e attenzione verso le problematiche del mondo della sicurezza, una realtà che, non dimentichiamolo, è ancora priva di un sistema di previdenza complementare, nonostante le ripetute iniziative intraprese.

L'elevazione "tout court" dell'età media, oltre a danneggiare gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, i quali, è evidente, espletano un lavoro disagiato e a rischio che richiede non comune efficienza psico-fisica, si ripercuoterà sull'operatività e sull'efficienza dei servizi, con reale e inevitabile pregiudizio della sicurezza dei cittadini.

Ignorare il percorso della specificità offende la categoria e dimostra come la politica, a tutti i livelli, rimanga insensibile alle aspettative di un comparto delicato e cruciale qual'è il nostro.

Nicola Rossiello

venerdì 9 marzo 2012

PENSIONI COMPARTO SICUREZZA E DIFESA, IL GOVERNO SI RIMANGIA LE PROMESSE

A dicembre scorso, in occasione della presentazione della manovra finanziaria, avevamo ricevuto rassicurazioni da parte del Presidente del Consiglio Monti circa la tutela della specificità dei lavoratori del comparto sicurezza e difesa.
Il 7 marzo scorso il Governo ha fatto marcia indietro con le organizzazioni sindacali determinando un inasprimento delle condizioni di accesso dei lavoratori alla pensione dichiarando di voler innalzare fino a tre anni il limite di età per accedere alla pensione di vecchiaia, di elevare il limite di età e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata.
Il cambio di orientamento dimostra una insensibilità verso le condizioni di vita e di lavoro degli operatori della sicurezza. E’ grave la previsione di impegnare i poliziotti nella sicurezza dei cittadini anche quando le condizioni fisiche non potranno più garantire l’efficienza dei servizi e la tutela della propria incolumità.
E’ evidente che l’innalzamento delle aspettative di vita non corrisponde alla conservazione delle condizioni fisiche necessarie allo svolgimento dell’attività professionale, in particolare di quella del servizio di polizia.
La visione ragionieristica ed economica del governo, unita all’assenza di volontà di cercare il confronto con chi opera nel settore e con chi li rappresenta ci costringe a determinare uno stato di dura mobilitazione di una categoria fatta di lavoratori che affrontano, armati, situazioni complesse e rischiose di controllo del territorio e di ordine pubblico, anche di quella TAV a cui i politici, lavoratori dell’intelletto, non sanno dare soluzione.

Nicola Rossiello

Placido Rizzotto, ritrovato il corpo del sindacalista della CGIL

Il sindacalista della Cgil fu ucciso dalla mafia nel 1948. Esponente socialista, fu rapito a 34 anni mentre andava a una riunione del partito. I resti identificati grazie al Dna di un parente. Una vita contro la mafia, a fianco del movimento contadino

Appartengono a Placido Rizzotto, il sindacalista della CGIL sequestrato e ucciso dalla mafia nel 1948, i resti scheletrici ritrovati e sequestrati nel settembre del 2009 a Rocca Busambra, nelle campagne di Corleone (Palermo). Lo riferisce oggi (9 marzo) l'Adnkronos. L'identità dei resti è stata accertata da esami di laboratorio eseguiti dal Gabinetto della Polizia Scientifica di Palermo. I resti dello scheletro ritrovato furono comparati con il Dna di un parente di Placido Rizzotto, morto anni fa per cause naturali. Così è stato possibile risalire all'identità del partigiano e sindacalista dopo 64 anni.

Per leggere il testo integrale pubblicato da rassegna.it, clicca sul seguente link: http://www.rassegna.it/articoli/2012/03/09/84628/ritrovati-i-resti-di-placido-rizzotto-a-corleone

giovedì 8 marzo 2012

Elezioni RSU. Grande vittoria della CGIL. Ci confermiamo primo sindacato

La CGIL esprime grande soddisfazione per i risultati delle elezioni nei comparti pubblici. La CGIL si conferma come primo sindacato in tutti i settori pubblici, aumentando ulteriormente i propri consensi. Lo si legge in una nota congiunta diffusa oggi e firmata da Susanna Camusso, Segretario generale della CGIL, Rossana Dettori, Segretario generale della FP e Domenico Pantaleo, Segretario generale della FLC.

“È per noi motivo di grande soddisfazione rilevare che la CGIL si conferma come primo sindacato in tutti i settori pubblici, aumentando ulteriormente i propri consensi”. E' quanto affermano in una nota i segretari generali della CGIL, e delle categorie FP e FLC, Susanna Camusso, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo, in merito all'esito del voto per le RSU, nel sottolineare “la grande vittoria della CGIL in tutti i comparti pubblici e la straordinaria partecipazione. La CGIL cresce e conferma il primato nel lavoro pubblico e nei settori della conoscenza”.
Non si tratta di un risultato dovuto al caso. Si tratta piuttosto del frutto di tanto impegno sindacale e di un rapporto sempre più stretto del sindacato con tutto il mondo del lavoro pubblico. “I lavoratori – si legge ancora nella nota congiunta - hanno premiato il nostro impegno, riconoscendo l'efficacia dell'azione sindacale della CGIL in difesa dei servizi pubblici e del settore della conoscenza, dei diritti dei lavoratori che li offrono”.
La soddisfazione è grande e meritata perché siamo di fronte a “un risultato che dà ragione alle battaglie che in questi anni abbiamo messo in campo per difendere la dignità del lavoro pubblico e ci carica di un'ulteriore responsabilità. Responsabilità che siamo orgogliosi di assumere di fronte a alle lavoratrici e ai lavoratori che ci hanno accordato il loro consenso”.
E sono stati anni molto duri, durante i quali la CGIL e le sue categorie pubbliche, FP e FLC, si sono trovate di fronte molto spesso a scelte difficili. “Le lotte di questi anni - spiegano i leader sindacali - spesso condotte solitariamente, hanno dato i loro frutti, le nostre proposte ottenuto una fiducia che dà ancor più forza alle nostre rivendicazioni. Continueremo a seguire questa strada”.
Questi risultati hanno poi un valore più generale.
“La prima considerazione che vogliamo fare è che la democrazia ha vinto. La straordinaria affluenza che si è registrata in tutti i posti di lavoro dei settori pubblici, in cui si è finalmente votato per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitaria, dimostra che il lavoratori e le lavoratrici sono pienamente consapevoli del valore della partecipazione, che vogliono scegliere chi li rappresenta e che vogliono affermare con forza il diritto e il ruolo della contrattazione di secondo livello”, concludono Camusso, Dettori e Pantaleo.

martedì 6 marzo 2012

ROBERTO SAVIANO RACCONTA LE CRITICITA' DEL TAV IN VALLE DI SUSA

I clan si presentano con imprese che vincono perché fanno i prezzi più vantaggiosi e sbaragliano il mercato. Il tracciato della Torino-Lione si può sovrapporre alla mappa delle famiglie mafiose e dei loro affari nel ciclo del cemento.

di ROBERTO SAVIANO

TUTTI parlano di Tav, ma prima di ogni cosa bisognerebbe partire da un dato di fatto: negli ultimi trent'anni l'Alta velocità è diventata uno strumento per la diffusione della corruzione e della criminalità organizzata, un modello vincente di business perfezionatosi dai tempi dalla costruzione dell'Autostrada del Sole e della ricostruzione post-terremoto in Irpinia. Questa è una certezza giudiziaria e storica più solida delle valutazioni ambientali e politiche (a favore o contro), più solida di ogni altra analisi sulla necessità o sull'inutilità di quest'opera. In questo momento ci si divide tra chi considera la Tav in Val di Susa come un balzo in avanti per l'economia, come un ponte per l'Europa, e chi invece un'aberrazione dello spreco e una violenza sulla natura. Su un punto però ci si deve trovare uniti: bisogna avere il coraggio di comprendere che l'Italia al momento non è in grado di garantire che questo cantiere non diventi la più grande miniera per le mafie. Il governo Monti deve comprendere che nascondere il problema è pericoloso. Prima dei veleni, delle polveri, della fine del turismo, della spesa esorbitante, prima di tutte le analisi che in questi giorni vengono discusse bisognerebbe porsi un problema di sicurezza del sistema economico. Che è un problema di democrazia.


Per leggere il testo integrale di www.repubblica.it, clicca sul seguente linkhttp://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/06/news/tav_saviano-31013967/

domenica 4 marzo 2012

SILP CGIL INTERVIENE PRESSO LA POLSTRADA TORINO PER L'ERRATA APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA SULL'ORARIO DI LAVORO

Pubblichiamo la nota inoltrata al Dirigente del Compartimento Polizia Stradale del Piemonte e Valle D'Aosta, quale titolare della contrattazione, con la quale pretendiamo il ripristino delle previsioni normative e contrattuali relative all'orario di servizio del personale.
E' sempre più evidente e necessaria, per le organizzazioni sindacali di polizia e per la CGIL in particolare, l'esigenza di esercitare, non solo la tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche di vigilanza sul corretto operato dell'Amministrazione.
Il ricorso allo straordinario emergente anticipandolo rispetto all'ordinario orario di servizio è arbitrario e irregolare.
Il tentativo di esautorare le rappresentanze sindacali con l'adozione di iniziative che stanno al di fuori delle previsioni contrattuali da parte di qualche raro dirigente si rivela inutile e dannoso per l'Amministrazione.
In un momento difficile per il nostro Paese c'è bisogno di rispettare le regole dimostrando rispetto per i lavoratori.

CAMUSSO: Il consumo non può essere l'unico modello di vita sociale

Rilanciamo l'intervista della Segretaria Generale della CGIL, Susanna Camusso, rilasciata ad avvenire per la tutela del giorno festivo che condividiamo senza riserve.

sabato 3 marzo 2012

SEDERE AD UN TAVOLO O IN MEZZO A UN'AUTOSTRADA

Pubblichiamo l'appello promosso da don Ciotti e Livio Pepino e sottoscritto da docenti universitari e giuristi (Mattei, Revelli, Palombarini), sindaci (Emiliano, De Magistris), dirigenti dell’associazionismo (Beni, Cogliati Dezza, don Zappolin) sulla questione TAV  che sta mettendo in ginocchio il nostro territorio e che vede contrapporsi sul territoio esclusivamente manifestanti e forze di polizia, nella generale assenza della politica.


"La situazione di tensione in Val Susa ha raggiunto e superato il livello di guardia. La contrapposizione muscolare di questi mesi degenera in episodi di violenza e di esasperazione che stanno provocando danni incalcolabili nel fisico delle persone, nella coesione sociale, nella fiducia verso le istituzioni, nella vita e nella economia dell'intera valle. Ad esserne coinvolti sono, in diversa misura, tutti coloro che stanno sul territorio: manifestanti e attivisti, forze dell'ordine, popolazione".


Per leggere il testo integrale tratto da www.radioarticolo1.it, pubblicato da  rassegna.it clicca sul seguente linkhttp://www.rassegna.it/articoli/2012/03/03/84376/ascoltate-la-val-susa