Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

martedì 30 aprile 2013

Silp Cgil: bene Letta su forze polizia, ora confronto


“L’attenzione verso gli operatori di polizia manifestata ieri dal presidente del consiglio incaricato Enrico Letta, relativa al reale riconoscimento della specificità per gli operatori del comparto, è doverosa in quanto va nella direzione giusta dopo anni di tagli e discriminazioni per gli operatori in divisa”. E’ quanto afferma il nostro Segretario generale, Daniele Tissone, che aggiunge: “Si rende pertanto necessario aprire, da subito, con il governo una interlocuzione che si realizzi attraverso atti concreti rispetto alle questioni ancora aperte in materia di reperimento di nuove risorse, riordino delle carriere e previdenza”.

CGIL, CISL e UIL, varato l'accordo sulla rappresentanza

Una mobilitazione unitaria che a partire da sabato 11 maggio, con iniziative sui territori e nelle categorie, culminerà il 22 giugno con una manifestazione nazionale unitaria a Roma. E' quanto deciso dagli organismi direttivi di CGIL, CISL e UIL che chiedono risposte concrete contro la disoccupazione che dilaga nel Paese. "Investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la ripresa della nostra economia" affermano i sindacati nel documento conclusivo del direttivo unitario, individuando gli interventi necessari “per arrestare la caduta del sistema produttivo e fare ripartire la crescita creando nuove opportunità di lavoro”.
 
Ascolta: Lavoro, equità e contratti, la sfida del sindacato unito. Parla Susanna Camusso

Di seguito riportiamo il documento conclusivo approvato oggi, 30 aprile, dai direttivi unitari di CGIL CISL e UIL riunitisi a Roma per discutere di mobilitazione unitaria, del confronto con le associazioni di impresa, delle proposte del sindacato sul tema della rappresentanza.

La crisi del nostro Paese è sempre più drammatica. La riduzione dell’apparato produttivo, la disoccupazione e la perdurante assenza di investimenti, connotano la condizione attuale dell’economia italiana. La disattenzione ai temi del lavoro impedisce di intraprendere una strada che, frenando la caduta libera della nostra economia, permetta di riprendere fiducia e di tornare a crescere.
CGIL CISL e UIL ritengono urgente che il tema del lavoro, in tutte le sue componenti, torni al centro delle scelte politiche ed economiche e indicano i provvedimenti urgenti ed indispensabili per aprire una nuova fase:
1. dare soluzione a quelle emergenze che alimentano la disoccupazione. In particolare serve:
- il rifinanziamento della CIG in deroga;
- il completamento dell’effettiva salvaguardia degli “esodati”.
2. ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, destinando automaticamente a tale scopo le risorse derivanti da un’efficace lotta all’evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale.3. rilanciare politiche anticicliche prevedendo ad esempio la possibilità per i Comuni che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati, fuori dal patto di stabilità. In questa direzione il provvedimento per il pagamento dei crediti alle imprese è un primo segnale positivo.
4. ammodernare e semplificare la Pubblica Amministrazione non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l’efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità inutili che rallentano le decisioni. È fondamentale, per sostenere la crescita, investire nella scuola pubblica, nell’università, nella ricerca pubblica e privata e nell’innovazione.
5. ridurre i costi della politica è la condizione per buone istituzioni e buona politica. Si tratta, da un lato, di riordinare e semplificare l’assetto istituzionale ed amministrativo del Paese, seguendo quanto già fatto dagli altri partner europei e, dall’altro, di tagliare con decisione gli sprechi e i privilegi che non sono compatibili con l’efficienza e la buona amministrazione.
6. definire una politica industriale che rilanci le produzioni, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazione e le competenze.
Inoltre vanno definiti:
- uno strumento di contrasto alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza;
- la proroga per i contratti precari della Pubblica Amministrazione e della Scuola in scadenza;
- la riforma dell’IMU, esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile.
Queste sono le scelte per arrestare la caduta del sistema produttivo e fare ripartire la crescita creando nuove opportunità di lavoro. Investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la ripresa della nostra economia. Le parti sociali sono impegnate al rinnovo dei contratti di lavoro e nella scelta di salvaguardare l’occupazione, anche attraverso gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà, nonché ad individuare come correggere le iniquità della legge sulle pensioni.
CGIL CISL e UIL sosteranno queste rivendicazioni con la mobilitazione che si realizzerà con iniziative territoriali e regionali confederali e di categoria, a partire da sabato 11 maggio e che approderà il 22 giugno in una grande manifestazione nazionale a Roma.
Su rappresentanza e democrazia sindacale, CGIL CISL e UIL, confermando il testo unitario del 2008, l’allegato all’accordo del 28 giugno 2011 e ad integrazione dello stesso, convengono di definire con Confindustria un accordo che regoli:
la rilevazione e la certificazione della rappresentatività basata sull’incrocio tra iscritti e voto proporzionale delle RSU. Laddove non ci siano le RSU varrà solo il numero degli iscritti. Le organizzazioni sindacali sono impegnate a confermare le RSU laddove esistenti;
la titolarità della contrattazione nazionale per le organizzazioni sindacali firmatarie che raggiungano il 5% della rappresentanza per ogni CCNL;
gli accordi saranno definiti dalle organizzazioni sindacali che rappresentano almeno il 50%+1 della rappresentanza e dalla consultazione certificata dei lavoratori, a maggioranza semplice, le cui modalità attuative saranno stabilite dalle categorie per ogni singolo CCNL.
Sulla base di questi principi le Segreterie Nazionali confederali sono impegnate ad avviare il confronto anche con le altre associazioni datoriali.

Primo maggio, il messaggio di Ken Loach

Ken Loach (da meetup.com) (immagini di Emanuele Di Nicola)Scrive il regista inglese a Rassegna.it: "La classe operaia è sotto attacco, il capitalismo compassionevole è una truffa. Abbiamo bisogno di ricominciare da capo. Servono nuovi partiti di sinistra che difendano gli interessi della gente comune".

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LA CRISI DEL SISTEMA SANITARIO - UNA ULTERIORE UMILIAZIONE PER IL PAESE

Il Sistema sanitario nazionale è in crisi. I tagli squilibrati e gli ulteriori due miliardi di ticket introdotti dall’ultima manovra di Berlusconi, previsti per il 2014, costituiranno il colpo di grazia finale. Complessivamente, nel periodo 2011-2015 il sistema sarà sottoposto a tagli lineari per 30 miliardi di euro. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale che colpisce tutti i lavoratori, compresi quelli della sicurezza e le loro famiglie.

Davanti ai due milioni gli italiani in fuga dalla sanità perché non in grado di sostenere i costi del ticket, il Censis ha segnalato un fenomeno di proporzioni addirittura più vaste: nove milioni di italiani hanno rinunciato alle cure nel 2012 per motivi economici. Chi è in grado di farlo ricorre alla sanità privata, che diventa spesso più conveniente di quella pubblica appesantita dai ticket. A ciò si aggiunga il rischio povertà che interessa tre milioni di famiglie, il 30% dei malati rinuncia a curarsi e tra questi nove su dieci sono anziani.

I tagli scriteriati al nostro servizio sanitario nazionale, da molti considerato tra i migliori al mondo, mettono in discussione la garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria per i cittadini; peggiorano le condizioni di lavoro degli operatori e aggrediscono anche l’occupazione; ostacolano la revisione appropriata della spesa che pure sarebbe necessaria. I debiti insoluti dello Stato stanno mettendo in ginocchio i fornitori, i quali rinunciano al servizio o sono costretti a chiudere, lasciando il posto alle sole multinazionali in grado di sopportare il mancato saldo dei pagamenti.
 
I due miliardi di ticket, introdotti dall’ultima manovra di Berlusconi e previsti per l’anno prossimo, costituiranno l’ennesima spinta verso la sanità privata che nega alla radice l’idea della salute e delle cure come diritti universali di cittadinanza.
 
Noi riteniamo che il welfare sia una conquista importante del secolo scorso da difendere senza esitazioni. Serve che anche gli operatori delle forze di polizia si mobilitino per fare sentire la propria voce e rivendicare i propri bisogni di cittadini oltre a quelli di lavoratori.

Quella rituale solidarietà che la politica ci fa pervenire solo all’indomani di fatti di cronaca che vedono i nostri lavoratori e l nostre famiglie vittime incolpevoli del disagio sociale e della disperazione nel Paese, ci avvilisce e ci umilia ulteriormente.

In un Paese nel quale la pressione fiscale è altissima, l'assistenza sanitaria deve essere qualcosa di più che un semplice diritto. Deve costituire un valore irrinunciabile. E' per questo che esigiamo risposte adeguate alle criticità del momento. Non siamo disposti a rinunciare ai nostri diritti e sacrificarci, insieme alla parte più fragile del Paese, mentre chi governa il Paese non dà segnali di consapevolezza e di coscienza nell’affrontare il dramma sociale che si sta consumando, giorno dopo giorno. 

Nicola Rossiello

Il Questore Aldo Faraoni ci ha lasciati

Nella notte è deceduto il Questore Aldo Faraoni. 
Sessantacinque anni, originario di Sutri (Viterbo), era entrato in polizia nel 1974 dopo la laurea in giurisprudenza. 
Per gran parte del suo percorso professionale è stato impegnato nella lotta al terrorismo e, in particolare, alla criminalità organizzata.
A Torino ha trascorso gran parte della sua carriera, dalla nomina a Commissario al momento dell'incarico a Capo della Squadra mobile, ricoperto fino al 1994. 
Negli anni '90 era stato direttore della Criminalpol piemontese, capo della Squadra mobile di Napoli e infine questore di Verbania, Treviso e Modena. Tornato a Torino come Questore nel 2008 er a in congedo dallo scorso 1° febbraio.
Ai suoi cari va il nostro profondo ed emozionato cordoglio e quello di tutti i lavoratori del SILP CGIL del Piemonte.

lunedì 29 aprile 2013

"Non ti pago" di Eduardo De Filippo - Le iniziative culturali dei partner del SILP CGIL


La Compagnia Teatrale “MASANIELLO”
dà appuntamento sabato 11 maggio 2013 - alle h. 21.00 al Teatro ”Giulia di Barolo”, in piazza Santa Giulia 2 bis - Torino, per la messa in scena della Commedia "Non ti pago” di Eduardo De Filippo - Regia di Alfonso Rinaldi


Ingresso: intero € 10 - ridotto € 8 (under 16 – over 65 e convenzioni)

informazioni, prenotazioni e prevendita: 339/7461610 – info@avecteatro.it

Presentando la soprastante locandina alla cassa del Teatro avrete diritto a 2 biglietti ridotti al prezzo di € 8 cadauno anziché € 10!
Le clip di "Questi fantasmi" e di altre commedie su: http://www.youtube.com/playlist?list=PL755F06113167D16B
www.youtube.com 

Viminale - il documento programmatico per la riorganizzazione dei CIE

Il Viminale ha prodotto un articolato documento programmatico per la riorganizzazione dei CIE che ci lascia, quantomeno perplessi
Il documento, infatti, lungi dall'individuare soluzioni all'altezza delle questioni che ruotano intorno a tali strautture, prevede ad esempio locali di contenimento separati per i soggetti più problematici, definiti "moduli idonei a ospitare persone dall'’indole non pacifica". Il progetto prevede anche la concessione di poteri speciali ai prefetti, ai questori o a commissioni miste di disciplina, oltre all'’introduzione di una aggravante specifica per i reati commessi all’'interno delle strutture. Non c'è all'orizzonte alcuna previsione di chiusura dei CIE, nè alcuna riforma della legge Bossi-Fini.
Il documento, commissionato nel 2012 dal ministro Cancellieri è stato diffuso dalla parlamentare del Pd Sandra Zampa, preoccupata e critica circa i contenuti che emergono dalle previsioni del dossier.
Sandra Zampa affronta anche il tema della gestione delle strutture, delle rette giornaliere, della consistenza dei servizi, al rispetto delle previsioni d'appalto, alle condizioni di trattenimento delle persone, alle carenze rilevate.
Nell'’ottica dei tagli si fa avanti l'ipotesi di un unico gestore nazionale per le 13 strutture e di una modifica normativa che riduca il tempo massimo di permanenza a dodici mesi, anziché gli attuali 18, comunque tanti.
Il documento è estremamente interessante. Altrettanto interessante è il documento dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) dal titolo: "Il Documento programmatico sui C.I.E. del Ministero dell’interno: un pessimo programma di legislatura" con il quale gli esperti dell'associazione commentano il Il Documento Programmatico sui CIE del Ministero dell'Interno.
Con decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 3045/96 l'ASGI è stata individuata come componente della Consulta Regionale per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie, in qualità di organizzazione a carattere nazionale operante sul territorio regionale.

Festa del primo maggio 2013 in Piemonte

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Quando la solidarietà offende



Questo è il post pubblicato oggi su facebook.
La solidarietà è un valore che si dimostra quotidianamente. Facciamo a meno volentieri della solidarietà di chi ha costruito la propria carriera politica parlando di sicurezza alle spalle dei lavoratori, quelli delle forze di polizia, non forze dell'ordine, come scrivono erroneamente i giornalisti. Un errore concettuale che la dice lunga sulla considerazione che i politici hanno della nostra dignità e della nostra professione. Bravo Paolo Toscano!