Art.1

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lunedì 27 febbraio 2017

Conferenza: L’abito non fa il monaco né la divisa. Quando la truffa è “dietro la porta” di casa - Torino, Casa del Quartiere San Salvario, 2 marzo 2017, ore 16.00

La Federconsumatori di Torino organizza, alla Casa del Quartiere di San Salvario, due incontri informativi per preventire truffe e incomprensione legate alle utenze. Un'occasione per confrontarsi sul tema del consumo consapevole.
 
 
Ogni giorno i media raccontano di nuovi episodi di truffe a danno soprattutto delle persone anziane. Altrettanto è quanto viene riferito presso le sedi Federconsumatori che si fanno carico del disagio lamentato dalla cittadinanza. 
 
Ladri camuffati da tutori dell'ordine approfittano della fiducia delle persone più deboli. Ma non solo! 
Eserciti di venditori porta a porta entrano nel nostro quotidiano vivere utilizzando l'inganno e la persuasione psicologica per carpire l'adesione a contratti tutt'altro che convenienti. 
 
Federconsumatori si propone di incontrare la cittadinanza per offrire strumenti capaci di fronteggiare questa emergenza che lede gravemente sia la fiducia nel prossimo che gli interessi economici dei più deboli.

 
 
 
 
Intervengono:
Falvia CAVALLERO, Psicologa Psicoterapeuta
Sarah PANTO', Sociologa
Nicola ROSSIELLO, Segretario Generale SILP CGIL Piemonte
Fabio VERNETTI, Direttore Federconsumatori Piemonte Onlus
 
 



RIORDINO DELLE CARRIERE, IL DOVERE DI DIRE LA VERITA’

L’EDITORIALE DI DANIELE TISSONE, SEGRETARIO GENERALE SILP CGIL

Roma, 26 febbraio 2017 - Il Consiglio dei Ministri, esercitando la delega prevista dalla Riforma Madia, ha approvato lo scorso 23 febbraio lo schema di decreto legislativo relativo al Riordino delle carriere, che per noi resta irricevibile e che ci ha costretto a dichiarare lo stato di mobilitazione, con iniziative che presto pubblicizzeremo.

RISORSE, UN RISULTATO IMPORTANTE
Un via libero necessario per impedire che la delega scadesse - avremmo detto addio per sempre al bonus 80 euro e a qualsiasi forma di stabilizzazione - e soprattutto per non perdere le risorse, importanti, che per questo fine sono state previste: 977 milioni di euro complessivi che rappresentano, dal 1995, l’appostamento economico più significativo mai disposto. Risorse – questo i colleghi devono saperlo – che non sono piovute dal cielo, ma che sono figlie di una lunga battaglia sindacale che ha visto il Silp Cgil protagonista. Questa premessa è d’obbligo per comprendere il perimetro in cui ci muoviamo.

RIORDINO, POLIZIOTTI “INTRAPPOLATI”
La delega approvata, che è ancora possibile in parte emendare durante i successivi passaggi parlamentari, non risolve il problema di fondo, quello cioè di lavoratori e lavoratrici in divisa “intrappolati” da anni, a causa delle mancate progressioni di carriera e dei mancati concorsi, all’interno del medesimo ruolo e spesso della stessa qualifica. Un modello di carriera che, tradendo lo spirito della Legge 121/81, ha vanificato qualsiasi progressione reale dal basso verso l’alto. Stiamo, purtroppo, perdendo una occasione storica perché, contrariamente a quello che qualche disinformato racconta da sempre ai colleghi, è la prima volta che abbiamo realmente a disposizione tutti questi soldi. La stiamo perdendo con un testo che continuiamo a giudicare irricevibile perché non sana le tantissime sperequazioni esistenti per il nostro personale, anche in rapporto alle altre forze di polizia. Sostenere che nella fase a regime, tra alcuni anni, avremo e otterremo quegli avanzamenti fermi da 20 anni ci pare, davvero, una magra consolazione. Anche perché, nel frattempo, la maggior parte di coloro che in passato ha perso, non per proprie colpe, il treno della progressione di carriera si ritroverà in pensione.

GLI ASPETTI POSITIVI (CHE NON BASTANO)
Certamente non possiamo fare torto al nostro lavoro sindacale e soprattutto alla nostra intelligenza: alcuni aspetti positivi esistono, pensiamo alla defiscalizzazione dei redditi fino a 28.000 euro – una richiesta specifica del Silp Cgil! - che permetterà alla base, a quei colleghi spesso in prima fila e più “deboli” economicamente, di ottenere un incremento stipendiale strutturale che compenserà il bonus di 80 euro. I parametri aumentano per tutti ed equivalgono, in molti casi, ad un vero e proprio avanzamento di qualifica dal punto di vista economico. E’ stato introdotto, per l’ingresso in Polizia, il diploma di scuola media superiore e vengono finalmente valorizzate le lauree, sia la triennale che quella magistrale. La fase transitoria darà soddisfazione ad un buon numero di colleghi, anche se non a tutti. Queste novità vanno iscritte ad uno sforzo sindacale che, ripetiamo, ha visto il Silp Cgil protagonista.

IL BAMBINO E L’ACQUA SPORCA
Ma basta un giacchetto nuovo per coprire un vestito logoro? No, non può bastare. Anche perché con le risorse stanziate sarebbe oggi possibile garantire anche l’acquisto di un nuovo abito. Allora, che cosa fa un sindacato serio? Non butta il bambino con l’acqua sporca e lavora, si mobilita e si batte per risolvere o quanto meno migliorare le tante questioni sul tappeto ancora esistenti, che riguardano tutti i Ruoli, dagli Agenti – Assistenti fino ai Sostituti Commissari, per non parlare dei problemi dei Ruoli Tecnici. Pertanto, siamo già al lavoro sul versante delle modifiche che è possibile, realisticamente, approvare. Alla fine non sarà il Riordino che abbiamo sognato, ma dobbiamo lavorare per impedire che il sogno diventi un incubo.

LA MOBILITAZIONE DEL SILP CGIL
La nostra mobilitazione è cominciata e si svilupperà con alcune iniziative, a Roma come sui territori. Soprattutto, i nostri quadri sindacali sono impegnati per informare correttamente i colleghi, per farli uscire dalla Caverna di Platone – passatemi la metaforica filosofica – e non farli rimanere nella nebbia create ad arte da chi, con la cattiva informazione, punta solo ad esasperare maggiormente il personale. La nostra storia, il nostro modo di fare sindacato, il nostro essere appartenenti al più importante sindacato confederale italiano ci impediscono di prendere in giro i poliziotti. Da qui dobbiamo ripartire per migliorare il possibile, consapevoli che a breve saremo impegnati, come abbiamo fortissimamente chiesto, anche in un’altra grande battaglia, al centro delle nostre rivendicazioni e che molti oggi sembrano dimenticare: quella del Contratto di lavoro, bloccato dal Governo Berlusconi-Lega e vergognosamente fermo da 8 anni.
La nostra lotta prosegue!