Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

mercoledì 29 febbraio 2012

ANGELO D’ORSI – L’Europa uccide la madre greca

Rilanciamo l'interessante articolo di Angelo D'Orsi, pubblicato quest'oggi su "Il Fatto Quotidiano". Il futuro dell'Europa e del nostro Paese passa attraverso le vicende della vicina Grecia. 


adorsiSi susseguono appelli per la Grecia: gli ultimi due, in ordine di tempo, assai accorati, sono di una dozzina di intellettuali francesi e di un gruppo di cittadini greci. L’uno e l’altro chiedono adesioni a livello internazionale, sottolineando la gravità della situazione, ossia individuando nella Grecia una sorta di capro espiatorio su cui i corvi della grande finanza internazionale si aggirano sperando muoia, o si sottometta a un regime iugulatorio, che espropria non solo lo Stato greco, ma l’intera popolazione di qualsivoglia diritto a una esistenza dignitosa, e indipendente.
La Grecia come modello della “nuova Europa”, davvero delle Banche, sia che Atene resti dentro il recinto dell’Unione, sia, preferibilmente, che ne esca: a quel punto si potrà persino accelerare il processo di unificazione, nel quale sta emergendo l’inedito accoppiamento tra tecnocrati e poliziotti: il potere gelido, apparentemente imparziale, dell’eurodollaro, gestito da asettici e quasi invisibili personaggi, sorretto dal visibilissimo potere del manganello: si sta facendo ricorso, dappertutto, a un impiego forsennato di forza pubblica (al servizio di interessi privati, della voce di chi è più forte), in azioni di “contenimento” sempre più dure, che vogliono sottolineare come il potere del dio denaro è intoccabile e non può essere sfiorato dal dubbio, dalla contestazione, dalla messa in discussione.
La Grecia come cavia di un esperimento che mira a costruire una società di spaventose disuguaglianze, di dominio dei ricchi sui meno ricchi, e subordinazione ed emarginazione totale dei poveri, di cancellazione del welfare, di erosione dei diritti politici e civili e, infine, di “superamento” della forma democratica, nonché di messa in mora della sua sostanza. Sì, la Grecia rappresenta un momento devastante della nostra storia, come si legge in uno di questi appelli. Come difenderla? Come difenderci? Probabilmente, in questa situazione, gli appelli, nobili e certo importanti, forse anche necessari, suonano forse già fuori tempo massimo. Mi chiedo, mentre li sottoscrivo, a che cosa possano servire. Forse più che a salvare quel paese (ma da cosa? Da se stesso? O piuttosto dalle rapaci mani della “Troika”?), mirano a salvare la nostra anima: quasi che pregassimo un qualche iddio dopo aver consumato il crimine.
Perchè di questo si tratta; e del più efferato tra i crimini: l’uccisione della madre. E v’è, in quello che sta accadendo, una sorta di paradossale, involontario richiamo alla tragedia greca: è un dramma degno di Sofocle o di Euripide questa Europa che fa a pezzi, e si accinge a sbranare la madre Europa, in nome di se stessa, della sua unità, della moneta unica, della pretesa sua identità “giudaico-cristiana” (una delle tante sciocchezze che ci hanno ammannito in questi anni: e le culture pagane, a cui erano informate tanto la Grecia quanto Roma? E la cultura islamica, che ha colonizzato ampiamente il Continente? E le culture dei tanti popoli “barbari” del Nord?).
L’Europa, insomma, cancella la sua propria scaturigine, elide la matrice da cui è sorta, uccide simbolicamente la madre Grecia, quella che addirittura ha partorito il suo nome, e il mito fondativo: la giovinetta Europa, la bellissima fanciulla rapita da Zeus sulla spiaggia di Tiro (o di Sidone, le due note città libanesi), sotto le spoglie di un bianco toro, che la portò, seduta sulla sua groppa, nel mare Egeo, giungendo fino all’isola di Creta, dove si accoppiò con lei sotto le fronde di un platano. Da loro nacquero tre figli, tra cui Minosse, che di Creta divenne re, e in suo onore, e di sua madre dai grandi occhi (tale il significato del termine, secondo un’etimologia peraltro incerta), fu dato il nome di Europa alle terre a nord del Mediterraneo.
Ebbene, ora quelle terre, guidate in modo dittatoriale da una leadership algida e feroce, sulla madre Europa gettano il peso della loro spada pesantissima, chiedendo in cambio non soltanto oro – come fece Brenno, il capo dei Galli, nella Roma conquistata e saccheggiata –, bensì il sangue e la dignità di un popolo. Che per ora è quello greco, domani sarà il nostro.

martedì 28 febbraio 2012

Fondo perequativo ex art. 8/11 biS dl 78/10 CONV. l.122/10: pagamento

Apprendiamo da Dipartimento che le risorse del fondo perequativo saranno dal MEF entro la prima decade del mese di marzo p.v.; successivamente sarà diramata una specifica circolare applicativa condivisa tra tutte le Amministrazioni del Comparto. Il pagamento delle somme previste avverrà entro il mese di aprile prossimo.

giovedì 23 febbraio 2012

SOLIDARIETA' A GIANCARLO CASELLI

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa congiunto del SILP CGIL Piemonte e Torino, relativo alle contestazioni indirizzate al Procuratore Giancarlo Caselli.
SILP per la CGIL: "SIAMO TUTTI GIANCARLO

In questi giorni il Procuratore di Torino Giancarlo Caselli è stato oggetto di assurde contestazioni antidemocratiche e diffamatorie, da parte di alcuni componenti del movimento "NO TAV", dopo gli arresti seguiti alle violenze in Val di Susa avvenuti a giugno e luglio scorsi quando, gruppi organizzati di facinorosi hanno attaccato le forze dell’ordine minando l’ordine pubblico e provocando molti feriti.
Per evitare problemi di ordine pubblico il Procuratore Caselli ha responsabilmente rinviato l’incontro previsto a Milano per il giorno 20 febbraio, organizzato dal Coordinamento Regionale e di Milano di "LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE", in occasione della presentazione del suo libro "Attacco alla giustizia".


Il SILP per la CGIL, con queste poche righe, vuole dire a Giancarlo Caselli ed alla sua famiglia, che i lavoratori della Polizia di Stato, oggi più che mai, sono vicini all’uomo ed al Procuratore che, in questo momento di insofferenza per le Istituzioni, grazie al suo impegno per la Giustizia e la Legalità, trasmette a noi Poliziotti quell’insostituibile senso di responsabilità e sacrificio che deve permeare ogni uomo dello Stato.
Giancarlo Caselli è, per ogni uomo delle Istituzioni, esempio di integerrimità e dedizione senza compromessi e nessuno dovrebbe offuscare il suo inarrestabile impegno nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, mettendo in dubbio la sua onorabilità con atti gratuitamente denigratori.
Il SILP per la CGIL, nel qualificare incivili le suddette dimostrazioni di protesta e nel condannare fermamente gli atti denigratori seguiti alle violenze, rileva che grazie a questi comportamenti tutto il movimento perde di credibilità, ed esorta quindi, la parte civile del movimento "NO TAV", ad isolare con determinazione i violenti e porre in essere una protesta d’ora innanzi CIVILE e COSTRUTTIVA, evitando collusioni con frange estreme che, oltre a rendersi responsabili di inaccettabili violenze contro le forze dell’ordine ed i cittadini che manifestano pacificamente, diffamano chi, da sempre, si batte nell’interesse collettivo, sacrificando se stesso e la propria famiglia. GRAZIE GIANCARLO.

Torino, 22 febbraio 2012

Il Segretario Regionale - Nicola Rossiello


I Segretari Provinciali - Claudia Moretta, Salvatore Fornuto, Alessandro Fumello,
Andrea Liotti e Vincenzo Rispoli

martedì 21 febbraio 2012

SILP CGIL in piazza insieme a CGIL, CISL e UIL per la tutela dei lavoratori della polizia e dell'Amministrazione civile dell'Interno

Ci saremo anche noi al presidio organizzato innanzi alla Prefettura di Torino, alle 14.30 di giovedì 23 febbraio, da CGIL insieme a CISL e UIL per riaffermare il diritto dei lavoratori ad operare in luoghi sicuri. 
Da anni la Caserma Balbis è priva di un efficiente impianto di riscaldamento e delle minime condizioni igieniche. Lavoratori di polizia e colleghi dell'Amministrazione civile del Ministero dell'Interno hanno più volte richiesto un intervento di tutela. Tutte le richieste sono cadute nel vuoto perché l'Amministrazione ha sempre anteposto le ragioni di bilancio, effettuando interventi provvisori ed insufficienti. E' il risultato dei tagli indiscriminati effettuati negli ultimi anni che, così come avevamo previsto, si sono abbattuti esclusivamente sui lavoratori.
Solo qualche mese fa i funzionari della Prefettura ci informavano della reale consistenza delle risorse a nostra disposizione per la manutenzione straordinaria che sono state ridotte, per l'anno in corso, ad un terzo di quelle stanziate per il 2011. Si tratta di fondi totalmente insufficienti per le esigenze dell'apparato della sicurezza in provincia di Torino. I lavoratori sono costretti ad operare in condizioni inaccettabili. Condizioni che, secondo le norme vigenti, li autorizzerebbero persino a rifiutarsi di accedere ai luoghi di lavoro.
Oltre alla Caserma Balbis, permane grave la situazione della sede delle volanti e di alcuni Commissariati cittadini e della provincia.
Una delegazione della CGIL, di cui farò parte personalmente, insieme a CISL e UIL incontrerà il Prefetto per ottenere il ripristino delle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro. Al termine dell'incontro dirameremo una nota, informando i lavoratori circa l'esito della trattativa.
Nicola Rossiello

martedì 14 febbraio 2012

RISPETTARE GLI ACCORDI SIGNIFICA RISPETTARE I LAVORATORI

Pubblichiamo la nota di protesta inviata al Dirigente del Gabinetto della Polizia Scientifica di Torino.
La nostra insoddisfazione e il disappunto per la confusione nelle trattative e la continua sconfessione degli accordi sottoscritti rende necessario una immediata inversione di rotta da parte della Dirigenza.
La negoziazione e la contrattazione richiedono investimento e competenza.

lunedì 13 febbraio 2012

13 FEBBRAIO 2012 - OGGI LA SENTENZA DEL PROCESSO ETERNIT DI CASALE MONFERRATO

Si svolge questa mattina, presso il Tribunale di Torino, l’udienza durante la quale sarà emessa la sentenza del maxi processo Eternit. I Giudici si pronunceranno per le ore 13.30 odierne.
Si tratta del processo più importante, a livello mondiale, per le conseguenze della lavorazione dell’amianto che nel caso dell’azienda svizzera di Casale Monferrato – dove si sono verificate circa 1.700 morti - ha causato circa tremila vittime tra deceduti e ammalati.
Lo straordinario lavoro compiuto dal Pubblico Ministero Raffaele Guariniello, dai suoi collaboratori, ma anche dal sindacato di Casale Monferrato, ci fa ben sperare e alimenta la nostra fiducia nella giustizia.
La speranza è che questa sentenza costituisca un monito ed punto di confine a livello mondiale, giacché la lavorazione dell’amianto prosegue pericolosamente in alcuni Paesi del mondo.
Auspichiamo che ci sia un esito del processo che restituisca giustizia alle vittime, alle loro famiglie e dignità al lavoro, affinché sia sancito il principio secondo cui la sicurezza sul lavoro è un investimento, non un costo.
La diretta radiofonica si potrà seguire grazie alla nostra web radio della CGIL Radioarticolo1 (link sulla colonna destra) e in streaming attraverso il sito della Provincia di Torino.
Nicola Rossiello

giovedì 9 febbraio 2012

CUMULABILITÀ DEL TRATTAMENTO ECONOMICO DI MISSIONE ALL’ESTERO CON IL COMPENSO PER LAVORO STRAORDINARIO

Su nostra sollecitazione, a tutela dei lavoratori impegnati nei delicati servizi di immigrazione, con una nota all’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento PS, la Segreteria Nazionale ha segnalato la permanenza di alcuni dubbi interpretativi in merito alla cumulabilità del trattamento economico di missione all’estero con il compenso per lavoro straordinario prestato dal personale, nonostante l’emanazione di un’apposita circolare al riguardo.
Pubblichiamo di seguito il testo della nota inviata.

“Nonostante l’emanazione della circolare n. 333-G/ II.2524.01.2624.03 del 16 dicembre u.s. da parte della Direzione Centrale per le Risorse Umane Servizio TEP permangono dubbi interpretativi in ordine alla corresponsione di emolumenti in presenza di una cumulabilità tra il trattamento economico di missione, nazionale o estera, ed il compenso dovuto per il lavoro prestato in regime di straordinario. In particolare, per coloro che effettuano accompagnamenti di cittadini extracomunitari espulsi sino ai paesi di provenienza, nel caso in cui il servizio si prolunghi per diverse ore oltre il previsto normale orario di lavoro, con l’espletamento di una molteplicità di incombenze sul territorio italiano, presso taluni uffici non vengono corrisposte al personale interessato tutte le contemplate indennità ritenendo “erroneamente cumulate”, missioni, straordinari ecc in ragione della presenza di missioni internazionali. Considerato che le norme che regolano i trattamenti economici di cui sopra differiscono dal trattamento previsto per chi espleta servizio presso Stati Esteri e che ogni mancata corresponsione di quanto dovuto debba ritenersi non corretta alla luce, anche, del crescente disagio e delle difficoltà a cui va incontro il personale che espleta una simile quanto delicata attività chiediamo con la presente a Codesto Ufficio un utile quanto rapido intervento chiarificatore al riguardo finalizzato alla risoluzione di tutte quelle situazioni che si stanno presentando sul territorio alla luce di una interpretazione-applicazione della norma dalle origini alquanto oscure. In attesa di riscontro alla presente nota si porgono cordiali saluti.”

La Segreteria Nazionale monitorerà l’evolversi della sollecitazione, inviandoci notizie in merito.