Nel 2012 il numero degli iscritti del sindacato guidato
da Susanna Camusso ha raggiunto quota 5.712.642. Soddisfazione della
CGIL “sono risultati importanti se collocati in una fase storica
caratterizzata da una forte crisi economica” » Dati per categorie - per regioni » Ascolta la conferenza stampa - l'intervista a Susanna Camusso |
Nel
2012 gli iscritti alla CGIL hanno sfiorato la quota di 6 milioni. Le
tessere del sindacato di Corso d'Italia sono state, infatti, 5.712.642,
con un incremento positivo di 27.678 unità, pari allo 0,49% rispetto
all'andamento del tesseramento del 2011. Questi alcuni dei dati
presentati oggi (22 febbraio) nel corso della conferenza stampa che si è
tenuta presso la sede della CGIL Nazionale, a Roma, alla presenza del
Segretario d'Organizzazione, Vincenzo Scudiere e del Segretario Generale
della CGIL, Susanna Camusso.
La
CGIL si è detta soddisfatta dei risultatati ottenuti dalla chiusura del
tesseramento 2012, risultati importanti se collocati in una fase
storica caratterizzata da una forte crisi economica che ha visto una
drammatica riduzione dell'occupazione.
La
FILCAMS CGIL si rivela la prima categoria tra i lavoratori attivi con
432.193 iscritti, seguita dalla FP CGIL con i suoi 411.499 iscritti, e i
metalmeccanici della FIOM che hanno tesserato 356.976 lavoratori nel
corso del 2012. Tra le categorie che hanno registrato un aumento più
significativo il NIdiL CGIL con un incremento del 16,29%, pari a 9.940
unità in più, raggiungendo così quota 70.952 iscritti.
Secondo
il Segretario d'organizzazione, Vincenzo Scudiere i dati presentati
oggi “sono lo specchio della condizione reale del Paese”. Le categorie
della CGIL che hanno registrato una flessione degli iscritti, ha
sottolineato Scudiere, sono proprio quelle che rappresentano i settori
produttivi che più di altri hanno risentito dell'andamento della crisi e
delle scelte errate del governo, tra questi l'edilizia, il settore
della conoscenza e dei bancari. Per il dirigente sindacale, i valori
negativi registrati dalla FLC CGIL sono innanzitutto da imputare alle
“politiche sbagliate con le quali, ad esempio, è stata gestita la
questione dell'occupazione nella scuola pubblica. Nel settore delle
costruzioni le tante imprese edili che nel 2012 hanno dichiarato
fallimento, e le minori coperture rispetto ad altri settori industriali
sono state tra le cause della diminuzione degli iscritti per la FILLEA
CGIL”. Nonostante la crisi, che ha colpito tutti, ma in particolare le
fasce più deboli della popolazione, primi fra tutti i pensionati, lo SPI
CGIL mantiene sostanzialmente inalterato il livello dei suoi iscritti.
Novità positiva, ha spiegato poi Scudiere “è rappresentata dal settore
del commercio che diventa così la prima categoria per iscritti della
CGIL”. un risultato che si spiega anche con l'ulteriore frammentazione
del lavoro che nel settore del commercio e dei servizi è più evidente e
genera una domanda maggiore di rappresentanza.
Siamo di fronte ad un
“cambiamento”, il lavoro strutturato diminuisce e lascia il posto a
tante forme di lavoro povero e precario. E' quanto ha sottolineato il
Segretario Generale della CGIL, concludendo la conferenza stampa di
presentazione dei dati del tesseramento 2012. Tuttavia, ha avvertito
Camusso “è elemento di grande orgoglio per la CGIL che, nella
trasformazione, si trovi a rappresentare la parte più debole ed in
difficoltà del mondo del lavoro”. La crescita degli iscritti nei
trasporti, nella sanità privata, nel terziario e tra i lavoratori
precari è il “segno che, al di là di tanta propaganda che viene fatta,
riusciamo a dare risposte concrete al lavoro”.
Infine,
l'augurio della Camusso è che il prossimo anno si possano dare i numeri
degli iscritti al sindacato attraverso un sistema di certificazione.
“Questo è l'auspicio per il quale stiamo lavorando e ci stiamo muovendo -
ha detto - : che il 2013 sia l'anno in cui gli iscritti sono
certificati, in cui l'accordo e la legge su democrazia e rappresentanza
diventino una certezza per il bene del sindacato e di tutto il Paese”.
Nel concludere il Segretario Generale della CGIL ha ribadito la
necessità di un accordo non più rinviabile con le controparti su
democrazia e rappresentanza. “E' uno strumento essenziale ed è giunta
l'epoca per realizzarlo”.
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Art.1
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