"Si è consumata l’ennesima disparità sullo scenario 
nazionale: le scelte ministeriali non seguono le promesse e 
rassicurazioni fatte quest’estate dall’allora Vice Capo della Polizia 
Prefetto DELLA ROCCA. In queste ore sono state rese note le province in 
cui verranno assegnati i nuovi agenti del 193° corso della Polizia di 
Stato: Asti non è ricompresa tra queste.
E’ una scelta politica che non possiamo condividere, siamo stufi 
di vivere della “spartizione” delle risorse in base alla rappresentanza 
politica. La sicurezza e tutela della popolazione astigiana nutre della 
stessa considerazione di quelle delle altre province, a nostro parere. 
E’ inutile ribadire quali sono le motivazioni per cui un incremento di 
uomini è necessario: molti sono stati i comunicati e gli appelli dopo le
 manifestazioni organizzate qualche mese fa a seguito degli ultimi e 
gravissimi fatti di cronaca.
Gli operatori della Polizia di Stato che operano sul territorio 
sono stanchi di vivere di emergenza e di statistica. Sono 6 anni che il 
Governo Nazionale non invia nuovi uomini per rinforzare l’organico con 
forze nuove e giovani. A breve potrebbe crearsi una contrazione dei 
servizi che la Questura attualmente offre, allungando i tempi di 
risposta.
Questo perchè, a fine anno e nel prossimo seguiranno 
pensionamenti che non troveranno la possibile sostituzione. Più Uffici 
dovranno essere gestiti da singoli poliziotti che gravati, così, da più 
responsabilità non potranno non affrontarle con professionalità 
tralasciando il loro spazio relazionale con la famiglia.
Questa situazione ci rammarica: siamo delusi. Da troppo tempo 
siamo costretti a lavorare in emergenza, emergenza che in questi anni ha
 accompagnato tutte le scelte dei vari governi che si sono succeduti. 
Siamo stufi di tagli netti alle risorse, siamo stufi delle non 
decisioni. Serve un piano programmatico capace di eliminare gli sprechi e
 non tagli indiscriminati che poi si ripercuotono soltanto sulle realtà 
territoriali.
L’unificazione delle Forze di Polizia, concepità in senso ampio e
 non di facciata come l’ha intesa questo governo, creerebbe risparmi 
enormi. Risparmi che darebbero impulso a tutte le attività legate alla 
prevenzione.
Per portare la giusta attenzione della situazione astigiana a 
Roma, chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni di categoria di 
denunciare in ogni spazio e in ogni modo la miope politica. Noi faremo 
tutto quanto è nelle nostre possibilità, ma siamo certi che senza il 
contributo di chi vive la provincia, i risultati saranno poco 
soddisfacenti.
Non lasciamoci prendere in giro!!!"
Giuliano CARLOMAGNO 
Segretario Regionale Piemonte Silp CGIL
AT News
La Gazzetta d'Asti