Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

giovedì 17 marzo 2011

Dopo la manifestazione ad Arcore, la risposta del Ministro Maroni.


Pubblichiamo la risposta del Ministro dell'Interno Maroni nel corso delle interrogazioni a risposta immediata presentate all'indomani della manifestazione che ci ha visti protagonisti ad Arcore.

(Misure a favore delle forze di polizia, anche a seguito di recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri - n. 3-01524) ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno.

Signor Presidente, la questione posta dai colleghi  interroganti  è di straordinaria importanza e viene giustamente rivendicata dagli operatori delle forze dei polizia, delle Forze armate e dei vigili fuoco. Al centro del problema vi è l'esigenza di dare la necessaria valorizzazione economica a comparti che hanno acquisito, nel corso degli anni, una forte dignità  dal punto di vista dello stato giuridico, non sempre accompagnata dal dovuto riconoscimento economico.  

Su questa realtà è venuta poi a incidere in maniera significativa la manovra finanziaria estiva dello scorso anno, che, pur prevedendo una specifica clausola di salvaguardia per alcuni aspetti del trattamento economico, non  è  risultata sufficiente a corrispondere alle aspettative degli operatori. La sicurezza dei cittadini è una priorità dell'agenda di questo Governo: alle forze di polizia, alle Forze armate e ai vigili del fuoco, che si stanno spendendo con straordinari risultati anche nelle emergenze, non possiamo non riconoscere un migliore trattamento economico.
Su questo fronte mi sono impegnato più volte negli incontri con le organizzazioni sindacali, perch é  la specificità del comparto sicurezza, che ha già dovuto subire una penalizzazione per il mancato riordino delle carriere, vedesse un concreto riconoscimento. A sostegno di questi comparti sono state prese già delle misure concrete, adottate dal Governo con la manovra finanziaria dello scorso anno, in cui è stato previsto uno stanziamento di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per le forze di polizia, le Forze armate e i vigili del fuoco.
Pochi giorni fa, con il Ministro La Russa, ho disposto l'invio alla Presidenza del Consiglio di un provvedimento di urgenza - da portare al prossimo Consiglio dei ministri - che prevede nuove misure urgenti per la specificità del personale del forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Questo provvedimento, che, ripeto, porterò all'attenzione del prossimo Consiglio dei ministri, prevede uno stanziamento di ulteriori 79 milioni di euro - oltre quelli già stanziati, di cui ho parlato - per l'anno 2011, destinati al finanziamento di misure perequative come il  riconoscimento di un assegno una tantum e di alcune indennità peculiari del comparto sicurezza e difesa, che sono state congelate per effetto della manovra estiva.
Si aggiungono poi a questi altri 35 milioni di euro, che vanno ad incrementare di 80 milioni di euro il fondo citato prima, che  è  insufficiente a compensare tutto il personale del comparto sicurezza e difesa.
Prima del prossimo Consiglio dei ministri, si terrà a palazzo Chigi un incontro con le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza voluto dal Presidente del Consiglio, per dare il via libera a questo provvedimento. I contenuti di questo provvedimento sono quelli che il Presente del Consiglio ha anticipato lunedì ai rappresentati delle forze dell'ordine che sono andati a fargli visita ad Arcore.