Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

venerdì 23 dicembre 2011

DECRETO LEGGE 6 DICEMBRE 2011, N. 201

Pubblichiamo le note di commento, elaborate dai nostri esperti, sulle norme di interesse del comparto sicurezza relative alla recente manovra finanziaria contenuta nel Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 2011 - Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici.


Il testo normativo riportato è quello definitivamente approvato dal Parlamento in sede di conversione del decreto legge. 
 

mercoledì 21 dicembre 2011

LEGALITA' E DIRITTI PER TUTTI I CITTADINI DEL NOSTRO PAESE

Come organizzazione sindacale di lavoratori di polizia esprimiamo la nostra vicinanza all'Assessore all'Integrazione del Comune di Torino, Ilda Curti, all'Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, al Magistrato della Procura di Torino Laura Longo, a Don Fredo Olivero e a tutti i magistrati, attivisti dei diritti umani, religiosi, giornalisti e politici inseriti nella “black-list” compilata dai partecipanti ad un blog chiaramente xenofobo.
Siamo certi che tutte le donne e gli uomini delle istituzioni, ed i rappresentanti della cultura della solidarietà nel nostro Paese non si lasceranno intimidire dalla minacciosa iniziativa di non ancora identificati blogger.
La Magistratura ed i colleghi della Polizia delle Comunicazioni sapranno operare per garantire il rispetto delle leggi e la sicurezza di tutti coloro i quali hanno legato la propria scelta personale e professionale al sostegno della legalità e dei diritti di tutti i cittadini del nostro Paese.

domenica 18 dicembre 2011

ARRESTATI, NELLE CAMERE DI SICUREZZA?

Le perplessità del SILP per la CGIL in merito alla proposta del guardasigilli Severino di riaprire le camere di sicurezza per dare soluzione al problema del sovraffollamento carcerario, espresse in un intervista del Segretario Generale Claudio Giardullo al Corriere della Sera. 

sabato 26 novembre 2011

I COLOSSI BANCARI E LA DISINTEGRAZIONE DELL’EURO

A proposito di crisi economica, rilanciamo un interessante articolo di Valerio Spositi, pubblicato il nov 26, 2011 in Economia, L'indebitato.

lunedì 31 ottobre 2011

AFFRONTARE LA CRISI, SENZA ALIMENTARE LA PAURA

Il Ministro del Welfare, non perde l’occasione di preoccuparci. Lo ha fatto,di frequente, ogni qualvolta ha stravolto il mondo del lavoro attaccandone il sistema dei diritti.
Adesso, in previsione ed in preparazione della riforma dell’articolo 18, rilascia dichiarazioni gravi: “Basta creare tensioni sulla riforma del lavoro che possono portare a nuove stagioni di attentati”:
E’ ancora sulla paura che si fonda la strategia della destra di imporre provvedimenti iniqui che non risolvono, anzi conducono progressivamente ad una crisi sempre più profonda? Ci chiediamo dove siano stati raccolti così preoccupanti segnali e quale fondamento abbiano.
Forzare i toni, come accade anche per la TAV, serve solo a complicare un clima difficile e faticoso per coloro i quali, come i lavoratori di polizia, sono costretti da una politica inadeguata al confronto di piazza con chi manifesta.
Il vero timore di questo Paese è che l’impoverimento, l’esclusione, la privazione dei diritti e del futuro abbiano il sopravvento. Oggi si sta realizzando l’incontro di queste istanze sulla stessa piazza, con sempre maggiore frequenza, oltre i confini dei partiti politici.
Al Paese serve una presa di coscienza sulle reali possibilità di agire su una crisi che questo governo non sa affrontare. Alimentare la paura e il disagio sociale è l’ultima cosa di cui abbiamo necessità.


Nicola Rossiello

domenica 16 ottobre 2011

Il comunicato stampa per la manifestazione degli "Indignati", sabato 15 ottobre 2011 a Roma

Pubblichiamo di seguito la dichiarazione del Segretario Regionale del SILP per la CGIL Piemonte, Nicola Rossiello

Condanniamo, senza riserve, le azioni violente messe in atto ieri pomeriggio al solo scopo di oscurare la legittima quanto pacifica manifestazione di Roma. Analoghe manifestazioni si sono svolte con successo, senza conseguenze, in più di novecento città del mondo. La violenza di pochi ha impedito a lavoratori privati dei propri diritti, a giovani preoccupati per il loro futuro, a cittadini che credono nella democrazia, anche agli stessi lavoratori di polizia, allarmati da pericolosi tagli alle risorse del settore, di esprimere la propria critica nei confronti di una crisi economica che affonda le sue radici nella debolezza di una politica sottomessa agli interessi finanziari e speculativi mondiali.

Condividiamo, perché da noi ribadita in tante occasioni, la tesi del Capo della Polizia, ripresa dall’Agenzia TMNews solo il 13 di ottobre scorso, secondo il quale: "Noi siamo in piazza non per contrastare i manifestanti, ma per assicurare loro la libertà di espressione garantita dalla Costituzione". "L'ordine pubblico è una materia sensibile che tocca problemi reali del Paese e che oggi spesso vede le forze dell'ordine chiamate a svolgere compiti di supplenza alla politica che manca di affrontare, che affronta male, questioni sociali complesse".
Un’interpretazione della realtà che ben si adatta alla storia ed agli eventi dell’ultimo decennio del nostro Paese e che i lavoratori di polizia nel nostro capoluogo percepiscono particolarmente per ciò che sta avvenendo in Valle di Susa, presso il cantiere del TAV.

Alle lavoratrici e ai lavoratori della sicurezza rimasti feriti negli scontri, ai manifestanti pacifici, a tutti coloro che fanno della non violenza una ragione di confronto nella democrazia consegniamo la solidale vicinanza del SILP per la CGIL Piemonte.

Torino, 16 ottobre 2011


lunedì 10 ottobre 2011

I LAVORATORI DI POLIZIA DEL SILP CGIL PIEMONTE CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO



Il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio ed i suoi problemi giudiziari non possono costituire l'occasione per mettere il bavaglio all'informazione e per impedire il corso della giustizia. Se la legge venisse approvata, verrebbe meno la libertà di informazione e questo sito informativo sindacale patirebbe un grave pregiudizio. Per questi motivi diciamo NO ALLA LEGGE BAVAGLIO e all'approvazione di norme contrarie all'interesse dei cittadini di questo Paese.





martedì 4 ottobre 2011

CROLLO PALAZZINA A BARLETTA, DECEDUTE CINQUE LAVORATRICI

Lavoravano in nero, senza contratto, le cinque operaie morte nel crollo della palazzina Barletta. Prendevano al massimo 4 euro. Lavoravano per sopravvivere, per pagare affitti, mutui, benzina. Ancora una tragedia del lavoro che ha colpito vittime costrette da regole inique e da un’economia crudele. La crisi economica sta cancellando i diritti dei lavoratori.

 

Crollo Palazzina: CGIL, applicare regole sicurezza
4 ott 2011 - “Un'ulteriore tragica dimostrazione di come non basta scrivere le regole sulla carta, queste vanno applicate con celerità ed efficacia”. Lo afferma il Segretario Confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere, in merito al crollo della palazzina ieri a Barletta e nel cui scantinato si trovava un laboratorio tessile, nell'esprimere “il cordoglio della CGIL nei confronti dei familiari delle vittime”.
“Tutelare la sicurezza dei cittadini e il lavoro - aggiunge il sindacalista - è un dovere degli organismi preposti alla vigilanza e alla prevenzione. Tocca alla Magistratura ricostruire le cause e le responsabilità ma non è più accettabile che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro siano considerate alla stregua di un qualunque adempimento burocratico”.
Infine, conclude Scudiere, “se corrispondesse al vero che quella costruzione era già stata considerata a rischio, a maggior ragione è incomprensibile l'assenza di azioni preventive e di controllo da parte degli organi competenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. 

Una tragedia che, come spiega Gianni Forte, Segretario Generale della CGIL Puglia, "si sarebbe potuta evitare. I morti sul lavoro sono sempre evitabili".Infatti, prosegue Fotrte, "quelle lavoratrici avrebbero certamente fatto a meno  di lavorare senza diritti, in condizioni di scarsa sicurezza e addirittura in locali pericolanti, se avessero trovato l’opportunità di un lavoro migliore e tutelato"

Quante donne a Barletta come in Puglia, domanda Forte, lavorano ancora in quelle condizioni? "Nella realtà dove più alto risulta il tasso di disoccupazione femminile, si lavora in nero. Questa è la realtà! Così non si può continuare. Servono atti concreti che diano il senso del possibile cambiamento. Quello che fa il Governo nazionale invece va in direzione opposta, all’insegna dell’idea che deregolamentando il lavoro e il sistema di tutele è possibile rilanciare l’occupazione e sostenere il sistema produttivo".
Prosegue severo il giudizio del dirigente sindacale. "Si taglia la spesa pubblica rendendo anche meno efficace la lotta all’evasione e contro l’illegalità. Non si investe per la crescita e per una politica industriale che sappia sostenere l’innovazione e la creazione di buona occupazione, a partire dal Sud". Ma proseguono anche le domande senza risposta. "C’è davvero qualcuno disposto a credere che un maglificio ubicato in un sotterraneo possa rappresentare il modello di sistema produttivo a cui ispirarsi? E che un lavoro qualsiasi, sottopagato ed in nero possa rappresentare l’aspettativa di tanti giovani e donne che pagano maggiormente il peso della crisi?".
"Serve - ha concluso Forte - una svolta e le istituzioni devono fare in modo di favorirla. Non bastano più le parole di circostanza. La CGIL esprime la sua vicinanza alle famiglie delle lavoratrici decedute e in nome loro continuerà la battaglia per un lavoro sicuro e dignitoso per tutti".
Crollo Palazzina: CGIL, lavoratrici in nero aggrava responsabilità
4 ott 2011 - “La notizia che le lavoratrici del laboratorio tessile di Barletta, decedute per il crollo di un palazzina, lavorassero in nero aggrava ancora di più il quadro delle responsabilità”. E' quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, nel sottolineare che le responsabilità si aggravano “in una situazione che può risultare paradossale se si pensa sia alle segnalazioni sulla tenuta della stabilità della struttura, e al non controllo di quest'ultima, sia alle condizioni di lavoro all'interno del laboratorio”.
Per Scudiere, inoltre, “quella del lavoro nero è l'altra faccia di questa crisi che rappresenta, specie nel Mezzogiorno d'Italia, l'unica possibilità di lavoro. Ed è in questo senso che il governo nazionale, invece dei proclami, farebbe bene a fronteggiare le situazioni di crisi occupazionale: se non trovano soluzione il rischio che si corre è quello di vedere nel lavoro nero ancora di più l'unica possibilità esistente. Bisogna agire - aggiunge - prima che l'economia diventi controllo esclusivo della criminalità organizzata. Le vittime di Barletta diventano così un simbolo della lotta contro il precariato e il lavoro nero, contro il caporalato e la criminalità organizzata”, conclude Scudiere.                                                                                                          

lunedì 11 luglio 2011

Venerdì 8 luglio 2011 - SERMIG Torino - PD Piemonte - dibattito: "La (sicurezza) come diritto di libertà" - L'intervento di Nicola Rossiello e Maura Fensore per il SILP CGIL Piemonte

Art3 Piemonte. “E se un pomeriggio d’estate due poliziotti…” di Vito D’Ambrosio

Tratto da www.articolotre.com – sezione Art3 Piemonte 11 luglio 2011

11 lug.  Se un ministro degli interni, Roberto Maroni, è pronto a dichiarare, a Treviso durante l’inaugurazione della nuova sede della Questura, che “In Val di Susa 1500 ragazzi armati volevano uccidere poliziotti e gli uomini delle forze dell’ordine” allora il problema c’è ed è grave.
Esiste un problema di lettura della realtà ma forse c’è dell’altro. Si vuole, in fondo, passare dal livello del confronto a un livello di scontro. Impossibile giustificare il ministro con un “è stato male informato”. Anche un ministro, oltre ai propri consiglieri, accede alla rete e può, in prima persona, farsi un’idea di quasi tutti i fatti della vita anche quelli di domenica 3 luglio a Chiomonte.
Fortunatamente non sempre le parole sono usate in libertà. Accade di sentirne meditate e soppesate. Soprattutto quando sono vissute in prima persona. Così accade che in un luogo simbolo delle contraddizioni sociali torinesi come Porta Palazzo, nella sala della Pace del Sermig il Partito Democratico piemontese proponga un dibattito dal titolo criptico: ‘La [sicurezza]come diritto di libertà. Chi se ne occupa non ti preoccupa’. Il sottotitolo recita: “Dai Comuni al Parlamento politiche di sicurezza integrata”. Interventi autorevoli. L’ assessore all’urbanistica di Torino, Ilda Curti e la consigliera regionali Gianna Pentenero; il sindaco di Nichelino (comune alle porte di Torino), Giuseppe Catizzone o il neo assessore alle politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorano; la vice presidente della Circoscrizione Due di Torino, Luisa Bernardini e il magistrato Alessandro Sutera. Naturalmente c’è lo staff del partito con il segretario regionale in testa Gianfranco Morgando ed Emanuele Fiano del Forum nazionale della sicurezza del PD.
E però il PD ha fatto benissimo ad includere due esperti particolari. Due persone che con la propria esperienza e competenza testimoniano la fatica quotidiana di essere cittadini e poliziotti. E per buon peso anche sindacalisti. Forse è troppo anche per Batman.
Nicola Rossiello è il segretario regionale del Silp Cgil. Venticinque anni di carriera in polizia e altrettanti nel sindacato. Gianclaudio Vianzone, forse con qualche anno in più addosso, è segretario piemontese del Siulp che tra i sindacati degli operatori di polizia è il primo per nascita, e con il più alto numero di iscritti.
Dunque un convegno sulla ‘sicurezza’ osservata da profili diversi: urbanistica e sociale. Ma qui vogliamo dare voce alle riflessioni degli operatori di polizia che hanno dimostrato,semmai ce ne fosse bisogno, che c’è un problema di ruoli, di compiti e di finalità. In effetti, per usare le parole di Nicola Rossiello, che si dichiara “testimone diretto della radicale trasformazione delle politiche della sicurezza, da quando è diventata uno strumento politico speso soprattutto a fini elettorali”, c’è una alterazione di compiti. Un affaticamento delle strutture di polizia sempre più spinte verso attività che attengono più alla “repressione” e sempre meno al servizio al cittadino.
“Oggi la priorità non è la lotta alla mafia, attacca Nicola Rossiello, ma è il contrasto all’immigrazione clandestina. I risultati che abbiamo ottenuto contro le mafie, tanto sbandierati da questo governo, sono solo il frutto dell’impegno e del sacrificio degli operatori di polizia. La politica ha al massimo frenato queste attività”. E ancora: “La sofferenza, il disagio e l’umanità che emerge dalla quotidianità della nostra professione ci spinge a pensare, senza retorica, che la sicurezza sia un diritto al pari della sanità e dell’istruzione sul quale le prospettive politiche dovrebbero naturalmente convergere”. Ma così non è. Rossiello spiega che “Davanti a gravi episodi di criminalità spesso destra e sinistra si sono trovate allineate su posizioni simili. E le reazioni sono state limitate, limitanti e spesso dannose”. Per esempio sull’uso dei militari nei compiti di controllo del territorio. Un provvedimento tampone che Rossiello giudica “inadatto e umiliante”. Spiega il segretario del Silp Cgil che “Una democrazia come la nostra non può e non deve regredire su modelli appartenuti alle dittature sudamericane. Un paese democratico deve impegnare forze di polizia esclusivamente civili”. Ed è umiliante “perché il Ministro della Difesa, sulla scia dell’ansia di demolire le rappresentanze sindacali, arriva al punto di dichiarare che “i poliziotti non vanno per strada perché sindacalizzati”.
E che dire dei tagli al sistema sicurezza operati in finanziaria: “96,7 milioni nel 2012, 141,6 nel 2013 e 263,8 nel 2014 che si aggiungeranno al miliardo decurtato con la manovra 2008 per il triennio 2009-2011 e ai 650 della finanziaria 2010 per i tre anni successivi. Dal 2009 al 2014 perdiamo complessivamente 2 miliardi e 150 milioni”.
Il poliziotto sindacalista spiega che “Realizzare il governo del territorio significa intervenire sulle cause dell’insicurezza superando l’obsoleta idea di semplice controllo del territorio. Sono le politiche sociali adeguate il necessario strumento di prevenzione perché, se si pensa esclusivamente all’idea di controllo del territorio, la sicurezza produce costi elevatissimi, che nessun Paese può permettersi”.
“La vera prevenzione, spiega Rossiello, si fa dove l’insicurezza e la microcriminalità originano, nel disagio sociale e nella povertà”. L’insicurezza ha più bisogno di confronto che di contrasto. “Gli attori della sicurezza integrata dovrebbero affrontare la questione nelle sue diverse fasi, con il supporto sociale e opportune politiche di welfare, con l’attività di prevenzione, se necessario di repressione, con la vicinanza e la fiducia nelle Istituzioni, con l’impegno per superare una certa politica che governa il Paese”. Non sono le telecamere a ridare sicurezza ai nostri territori.
Dice Rossiello che “L’insicurezza che percepiamo è il prodotto di fattori diversi che passano attraverso l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa che ci raccontano gli episodi di cronaca e quelli familiari con dovizia di particolari e tralasciano di raccontarci il perché enormi fette di questo paese sono in mano alla mafia e perché la corruzione è divenuta uno strato quasi irrinunciabile dell’economia”. Come non dargli ragione.
E infine la sicurezza integrata. “Nel corso degli anni, spiega il segretario del Silp, è accaduto che l’idea di integrare sia mutata in un percorso di inutile duplicazione di funzioni e di risorse. Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale spesso operano nel medesimo contesto e con le stesse funzioni. Integrare, come lo intendiamo noi, significa agire nella sicurezza con funzioni diverse, per un obiettivo condiviso, ognuno nel proprio ambito”.
Il segretario regionale del Siulp, Gianclaudio Vianzone, aggiunge ulteriori elementi di riflessione. Ci tiene ad affermare che “nulla deve essere dato per scontato. E dunque sottolineo il fatto che non si può parlare di legalità se non si torna a parlare di questione morale”. Giusta sottolineatura di un problema mai risolto.
Non solo. “Il sacrificio dei servizi pubblici a favore dei privati ha dimostrato come negli anni non si è migliorata la qualità ma non si sono neppure contenute le spese”. Nel merito, spiega Vianzone, si è “assistito ad una progressiva distruzione di reparti investigativi sul territorio favorendo lo sviluppo delle attività illecite connesse alla criminalità organizzata”. Questo è un problema serio. Laddove si lascia “spazio a strutture sovra ordinate come le Dia (Direzione Investigativo Antimafia nda) di fatto viene a mancare il controllo di base. Tutto questo in un contesto di grandi tagli economici che mettono le forze dell’ordine in difficoltà quotidiana”.
E ancora. Ci sono da fare serie riflessioni e correttivi legislativi sul sistema di reclutamento del personale. “Non é accettabile, afferma Vianzone,  che in un paese civile e democratico l’accesso alle forze di polizia sia solo più consentito a coloro che scelgono di prestare il servizio militare volontario”. Questo produce degli effetti distorti sui compiti tipici della polizia. “C’è una evidente difficoltà, spiega Vianzone, di interposizione culturale del modello formativo della gestione del conflitto tra chi ha regole d’ingaggio proprie dell’esercito e chi invece ha una formazione civile”.
Ma nel comparto sicurezza ci sono altre contraddizioni ancora insolute. Si chiede il segretario Siulp come sia stato possibile “strutturare negli anni, dal 2004, una Eurogendarmeria (www.eurogendfor.eu ndr), della quale fa parte anche l’arma dei Carabinieri, di cui pochi hanno cognizione e che ad oggi non consta dover seguire gli standard giuridici a cui si attengono ordinariamente le forze di polizia”. Stiamo parlando di un sistema di polizia che non risponde a nessun Parlamento e che può svolgere in assoluta autonomia qualsiasi attività. Un fatto di per sé inquietante.
E ancora: “Non è comprensibile quale sia il modello di riforma che l’attuale ministro degli Interni intende proporre per la Legge 121 del 1981 in materia di riforma della pubblica sicurezza. Le annose questioni sollevate dal sindacato del comparto in merito a formazione e qualificazione professionali sono annegate nell’attuale riduzione di risorse e soprattutto nel fatto che l’dea di una nuova polizia civile e democratica è stata osteggiata in ogni modo. Sarebbe l’ora, per chi vuole parlare di sicurezza integrata, sviluppare una chiara legge quadro per le polizie municipali che si trovano compresse in un ruolo promiscuo tra le vecchie competenze di vigili urbani e nuove incombenze senza garanzie di formazioni per questi lavoratori”.
Sempre per non dare nulla scontato, Vianzone, spiega che occorre “aumentare la sinergia tra le forze dell’ordine e la magistratura e maggior trasparenza e rispetto della legalità che però non può essere sempre e solo caricata sui tutori della legge ma deve recuperare un senso civico ed una responsabilità collettiva con una ferma condanna di ogni forma di illegalità e violenza”. Vianzone fa un esempio: “per esempio ripristinando la legalità nei cantieri nel mondo edile colpendo tutto lo sfruttamento del lavoro nero. Questo sarebbe già uno strumento di ripristino della legalità”. Come dire che sarebbe meglio tornare ad utilizzare la polizia municipale a compiti specifici territoriali piuttosto che affidargli compiti impropri.
L’idea è forte. “Un recupero democratico e non violento di forme di convivenza civile nella nostra società. Un percorso di dibattito sociale fondato sui principi espressi nella nostra Costituzione”. Infine il segretario del Siulp auspica di “Giungere ad un percorso di unificazione di Carabinieri e Polizia in un unico corpo civile e alla smilitarizzazione e sindacalizzazione della Guardia di Finanza sono un passaggio indispensabile per costruire un modello di legalità adeguato ai tempi e necessario per l’equilibrio democratico”.  Come dire: sarà un lavoro lungo ma non c’è altra strada e dobbiamo percorrerla tutti insieme.

martedì 21 giugno 2011

VADEMECUM DEL POLIZIOTTO

Considerato l'ottimo riscontro, abbiamo richiesto un'ulteriore fornitura dell'edizione 7.0 del "Vademecum del Poliziotto" di Maurizio Marinelli.
Edito da Centro Studi Sicurezza Pubblica, rappresenta il più completo ed esauriente manuale sulla nostra professione.
Il testo è distribuito dai nostri delegati di base a prezzo agevolato. 
Gli iscritti potranno ottenere il volume ad un prezzo ulteriormente vantaggioso.

lunedì 20 giugno 2011

NOTE DI RILIEVO





Pubblichiamo due rilevanti note della Segreteria Nazionale, relative ad accertamenti sanitari e stress da lavoro correlato.



sabato 21 maggio 2011

ASTI: IL SILP CGIL NON PARTECIPA ALLA FESTA DELLA POLIZIA

Il SILP per la CGIL di Asti, insieme alle restanti organizzazioni sindacali contesta la politica del Governo sulla sicurezza.
La carenza di risorse ed i tagli operati dal Governo stanno mettendo in ginocchio il nostro settore e stanno pregiudicando la nostra professionalità.
La sentita protesta ha prodotto la rinuncia a condividere la Festa della Polizia.
Il Segretario Generale del SILP per la CGIL, Carlo Iavarone, e tutta la struttura astigiana non parteciperanno alle celebrazioni istituzionali di sabato 21 maggio 2011.
Pubblichiamo il testo del documento consegnato agli operatori dell'informazione. 

sabato 14 maggio 2011

ALESSANDRIA: prosegue l'iniziativa del SILP per la CGIL con le restanti organizzazioni

Siamo giunti al terzo presidio permanente per denunciare la carenza di risorse ed informare i cittadini sullo stato in cui versa il settore della sicurezza pubblica ad Alessandria. Si è svolto giovedì 5 maggio, davanti a Prefettura, Questura, al Commissariato di Casale Monferrato ed alla Scuola "Cardile".
L'iniziativa proseguirà anche giovedì 19 maggio prossimo negli stessi luoghi.

martedì 10 maggio 2011

Minacce al Segretario Generale Silp CGIL Genova, Roberto Traverso

Il Segretario Generale del SILP CGIL Genova, Roberto Traverso, nel mirino dell'area antagonista. Colpevole di aver denunciato i professionisti della violenza, all’indomani degli scontri tra antagonisti e forze di polizia avvenuti nel corso dello sciopero generale indetto dalla CGIL il 6 maggio scorso a Genova. Inaccettabile il metodo di pubblicare la fotografia di Traverso in maniera da renderlo individuabile. Immediata la solidarietà del SILP CGIL Piemonte insieme alla struttura torinese e ai lavoratori di polizia del Piemonte.

 


martedì 29 marzo 2011

ALESSANDRIA PRIVA DI RISORSE: assemblea pubblica e conferenza stampa

Una importante iniziativa ad Alessandria, la cronica mancanza di risorse rappresentata ai cittadini. Cliccate sulle immagini per approfondire il contenuto dei documenti condivisi dalla Segreteria Provinciale di Alessandria.
E' opportuno che i cittadini sappiano lo stato in cui versa il settore della sicurezza, tanto caro alla politica limitatamente alle campagne elettorali. 

sabato 26 marzo 2011

COMUNICATO CONGIUNTO: DOPO LE NOSTRE MANIFESTAZIONI IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO

Prendiamo atto che il Governo, dopo le nostre manifestazioni, da ultime quelle di Arcore del 14 marzo u.s. e oggi di Roma, sia passato dalle promesse ai fatti approvando un decreto che interviene per tamponare in parte i gravi effetti dei tagli lineari sulle voci e le materie afferenti la specificità del personale del comparto sicurezza e difesa e soccorso pubblico. E’ un risultato positivo anche in considerazione  del fatto che ancora ieri, nella riunione a Palazzo Chigi con il Sottosegretario Gianni Letta, non era stata data alcuna garanzia certa. Questo risultato va attribuito soprattutto alla tenacia degli operatori e delle organizzazioni sindacali che hanno condotto una mobilitazione incisiva, senza alcuna ambiguità e subalternità e non certamente a chi ha deciso di stare a casa abbandonando la campagna di mobilitazione. 
Resta ferma la nostra richiesta di garanzie circa il permanere del finanziamento e della relativa legge delega per il riordino delle carriere degli operatori del comparto sicurezza e difesa. Infatti, come è già successo con i giorni di malattia, gli operatori anche questa volta pagano con le loro risorse i provvedimenti del Governo, ma questo non può far venir meno una riforma, quella delle carriere, essenziale per la professionalità degli operatori e l’efficienza dell’amministrazione. Roma 23 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

Buon Compleanno Italia


Dopo la manifestazione ad Arcore, la risposta del Ministro Maroni.


Pubblichiamo la risposta del Ministro dell'Interno Maroni nel corso delle interrogazioni a risposta immediata presentate all'indomani della manifestazione che ci ha visti protagonisti ad Arcore.

(Misure a favore delle forze di polizia, anche a seguito di recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri - n. 3-01524) ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno.

Signor Presidente, la questione posta dai colleghi  interroganti  è di straordinaria importanza e viene giustamente rivendicata dagli operatori delle forze dei polizia, delle Forze armate e dei vigili fuoco. Al centro del problema vi è l'esigenza di dare la necessaria valorizzazione economica a comparti che hanno acquisito, nel corso degli anni, una forte dignità  dal punto di vista dello stato giuridico, non sempre accompagnata dal dovuto riconoscimento economico.  

mercoledì 16 marzo 2011

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’, SOSTENIAMO PROTESTA SINDACATI AD ARCORE

ROMA, 14 MAR - ''Hanno fatto bene il Silp e le altre organizzazioni sindacali delle forze di polizia a portare le loro ragioni e la loro indignazione fin sotto le finestre della villa di Arcore''. E' quanto afferma la segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà in un nota di sostegno alla mobilitazione sindacale di oggi. "Dietro la maschera della propaganda governativa securitaria - prosegue la nota di SEL - dietro la loro esibizione muscolare negli annunci televisivi, restano di fatto forze dell'ordine senza le risorse minime indispensabili per dare sicurezza ai cittadini".

lunedì 14 marzo 2011

GIARDULLO (SILP), BERLUSCONI SI E' IMPEGNATO A RIDURRE TAGLI


Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, incontrando stamani ad Arcore, fuori dai cancelli di Villa San Martino, i sindacati dei lavoratori della Polizia, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco, "si e' impegnato a varare nel prossimo Consiglio dei ministri un provvedimento che limiti i tagli di operatori nel comparto della sicurezza.

giovedì 10 marzo 2011

Il documento finale del Direttivo Nazionale del SILP per la CGIL

Il Direttivo Nazionale del Silp per la Cgil riunito a Roma in data 9 marzo 2011 presso la sede della Cgil Nazionale;

17 marzo 2011: poliziotti in ferie forzate a spese loro. Il Governo fa pagare ai lavoratori l’istituzione della festa nazionale dell’Unita’ d’Italia

Dopo tutte le polemiche di qualche partito politico e della Confindustria, il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia si festeggerà, ma il decreto legge del 22 febbraio 2011, n. 5, disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011 (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2011, n. 44) recita:

giovedì 10 febbraio 2011

SE NON ORA, QUANDO?

In questo “paese in via di sottosviluppo” c'è ancora spazio per l'indignazione e per la dignità delle donne. Donne che anziché compiacere il potente del momento, si compiacciono della propria dignità e la portano in piazza, nell'agorà, perchè possa essere condivisa da tutti.
Ci sono donne il cui corpo e la cui anima non è in vendita. Domenica 13 febbraio saremo in piazza insieme a loro.
Aderiremo alla mobilitazione promossa a sostegno della dignità delle donne. Saranno tante, tra esse anche tante poliziotte offese nella dignità professionale e ci saranno tanti lavoratori di polizia, cittadini e insieme vittime di una follia narcisista e patologica di una politica che ha violentato il nostro Paese.
Ritroviamoci alle 14.30 di domenica 13 febbraio, in piazza San Carlo, senza bandiere.

domenica 6 febbraio 2011

13 FEBBRAIO per la DIGNITA' delle DONNE

Rilanciamo il comunicato della Segreteria provinciale di Torino relativo alla manifestazione del prossimo 13 febbraio per la dignità delle donne calpestata da una sottocultura diffusa, quanto non più accettabile.

giovedì 3 febbraio 2011

VADEMECUM DEL POLIZIOTTO


E' in distribuzione l'edizione 7.0 del "Vademecum del Poliziotto" di Maurizio Marinelli.


Edito da Centro Studi Sicurezza Pubblica, rappresenta il più completo ed esauriente manuale sulla nostra professione.
Il testo è distribuito dai nostri delegati di base.

Gli iscritti che effettueranno la prenotazione potranno ottenere il volume a prezzo agevolato. 

TORINO: nota di protesta a tutela dei diritti sindacali.

Rinunziamo a pensare che tutto ciò accada esclusivamente per mala fede.
Sono trascorsi "appena" trent'anni dall'entrata in vigore della Legge 121/81. Le regole, però, non sono ancora abbastanza chiare.

martedì 1 febbraio 2011

IL SILP PER LA CGIL CONFERMA LA PROPRIA CRESCITA ANCHE PER L'ANNO 2010!!!

Il SILP per la CGIL si conferma realtà solida ed autorevole nel panorama sindacale di polizia piemontese. Nei fatti consolida ulteriormente la propria forza, con accenno ad ulteriore crescita, confortata da segnali di fiducia e di stimolo che provengono dal territorio. Un risultato positivo a conferma di una buona progettualità e di una efficace azione di tutela dei diritti, in controtendenza rispetto alla situazione generale di alcune realtà, come ad esempio Torino. Le otto provincie piemontesi, ad eccezione di Vercelli, hanno oltremodo mantenuto la propria consistenza e sono cresciute, in particolare, a Novara e Cuneo. La provincia del Verbano Cusio Ossola ha visto una fidelizzazione aumentata di oltre il 40%! A Torino si è mantenuto un livello di crescita prossimo al 5%, nonostante il ricorso di chi, piuttosto che accettare dignitosamente il verdetto di un congresso svoltosi nell'assoluto rispetto delle regole, come peraltro ha sancito il Comitato di Garanzia nazionale quale risposta ad un improvvido quanto vacuo ricorso.
E' il primo risultato di una intera realtà regionale che ha condiviso un progetto e ha trovato in una nuova coesione, la forza della propria azione positva. Grazie a chi ci dà fiducia e a coloro che hanno contribuito al progetto.

domenica 30 gennaio 2011

28 gennaio 2010: il SILP per la CGIL allo sciopero generale dei metalmeccanici

C'è stata la più grande partecipazione dei lavoratori di Polizia iscritti al Silp per la Cgil di Torino e del Piemonte alla manifestazione indetta in favore dei metalmeccanici, una delle più numerose partecipazioni da 10 anni a questa parte. Era presente anche una delegazione della nostra struttura provinciale di Alessandria che ha voluto partecipare all'iniziativa regionale in Torino.


E' il segnale confortante della bontà delle nostre scelte e di quanto sia matura la nostra categoria. I lavoratori di polizia manifestano insieme a tutti i lavoratori perchè consapevoli della grave minaccia che incombe su diritti e libertà sindacali.





SILP per la CGIL,
insieme a chi lotta
PER I DIRITTI!

mercoledì 26 gennaio 2011

28 gennaio: sciopero generale dei metalmeccanici


Il lavoro è un bene comune: difendiamo ovunque contratto e diritti

Lo sciopero generale dei metalmeccanici è una tappa fondamentale per la riconquista del Contratto Nazionale e la salvaguardia dei diritti nei luoghi di lavoro.
Il coraggio e la dignità dimostrata da una parte importante dei lavoratori e dalle lavoratrici di Mirafiori nel referendum, pur illegittimo, sull' “accordo della vergogna" hanno dimostrato che la partita è aperta e che non è inevitabile una ripetizione della stessa impostazione nelle altre.

CONTINUIAMO A DARE LA NOSTRA SOLIDARIETA' PARTECIPANDO ALLA MOBILITAZIONE PER IL LAVORO, LA DIGNITA', LA LIBERTA’
ritrovo venerdì 28 gennaio, ore 9.00
in piazza XVIII Dicembre (Porta Susa)


mercoledì 19 gennaio 2011

LA NOSTRA UNIFORME PER DISPREZZARE LE ISTITUZIONI E PRENDERSI GIOCO DEL PAESE, LA RISPOSTA DELLE DONNE DEL SILP PER LA CGIL


Pubblichiamo uno straordinario documento del Coordinamento Donne SILP CGIL Roma e Lazio. Gli ultimi fatti di cronaca ci hanno restituito l'idea che una certa politica ha delle Istituzioni. La risposta delle donne del SILP per la CGIL, coraggiose, dignitose, libere davvero!

TORINO: A CHE PUNTO E' IL PROGETTO DELL'ASILO AZIENDALE?

Dal 2005 la struttura provinciale torinese sta operando per favorire la realizzazione dell'asilo aziendale in Questura. La rete di relazioni della nostra Organizzazione e la disponibilità dei Questori Poli e Berrettoni prima dell'attuale, il Dr. Aldo Faraoni, hanno consentito di partecipare con successo, nel 2010, al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione della struttura educativa in Questura. E' stato così garantito lo stanziamento utile alla realizzazione di un progetto che va incontro alle necessità delle lavoratrici e lavoratori di Polizia torinesi.
Pubblichiamo la lettera che il Segretario Generale Provinciale Pietro Di Lorenzo ha inviato al Questore di recente.

martedì 18 gennaio 2011

SICUREZZA SUL LAVORO - Ulteriore iniziativa del SILP per la CGIL.

La nostra Segreteria Nazionale, su sollecitazione delle strutture territoriale e degli RLS ha inoltrato una nota al competente Ufficio del Dipartimento della PS, volta a chiarire ulteriormente e definitivamente i dubbi in ordine alla corretta applicazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro. La pubblichiamo.

giovedì 13 gennaio 2011

FIOM CGIL "Fiaccolata per la liberta’ del lavoro, per non lasciare soli i lavoratori". C'eravamo anche noi del SILP per la CGIL.

C'eravamo anche noi alla "Fiaccolata per la liberta’ del lavoro, per non lasciare soli i lavoratori".
Per la prima volta nella storia del nostro Paese, un'organizzazione sindacale di polizia è stata in piazza insieme ai metalmeccanici della FIOM, a Maurizio Landini, segretario generale Fiom, e Paolo Flores d'Arcais, direttore della rivista Micromega.
La fiaccolata, organizzata il 12 gennaio 2011, contro l'accordo del 23 dicembre su Mirafiori, ha attraversato il centro di Torino.
Una fiumana umana costituita da lavoratori, studenti, militanti politici, cittadini indignati per l'atteggiamento di Marchionne e del governo.
Tutti insieme ci siamo stretti attorno ai metalmeccanici torinesi ed abbiamo cercato di condividerne la sofferenza, mentre Berlusconi giustificava la fuga della FIAT in caso di vittoria dei no al referendum.

mercoledì 12 gennaio 2011

VERGOGNA! Le lacrime che ci appartengono.

Le lacrime di un pensionato della Fabbrica ITALIANA Automobili TORINO ci addolorano e ci appartengono perchè la storia di questa città ci fa sentire tutti figli del mondo operaio.
La costrizione a cui, con un referendum dal risultato orientato a pena di rinunciare al proprio posto di lavoro, sono sottoposti i lavoratori di un'azienda la cui storia è legata al territorio torinese e all'intero Paese si realizza in assenza di tutela da parte di un Governo che disattende l'articolo 3 della Costituzione che recita: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Condividiamo e pubblichiamo il documento della Segreteria Provinciale del SILP per la CGIL.
Con la partecipazione all'iniziativa di oggi, organizzata dalla FIOM CGIL, vogliamo sancire la nostra vicinanza a quei lavoratori e la preoccupazione che la colpevole assenza di questo Governo possa abbattersi anche su tutte le categorie di lavoratori, compresa la nostra.