La Segreteria provinciale di Torino ha sollecitato il Dirigente del locale Gabinetto Polizia Scientifica affinchè proceda alla sostituzione dei caschi ubott per l'ordine pubblico messi a disposizione
dei lavoratori, in quanto strumenti di protezione
ormai inutilizzabili per il pessimo stato in cui si trovano.
La quasi totalità di questi, infatti, ha l’imbottitura interna
usurata, in avanzato stato di polverizzazione o
addirittura completamente dissolta, nonchè sprovvista delle necessarie etichette identificative
del prodotto.
L’oggetto è inadeguato alla sua
funzione. Il materiale plastico è andato incontro ad una naturale degradazione
che rende inefficace il manufatto che non può che essere sostituito.
Dopo più di dieci anni di utilizzo i caschi
sono carenti delle più elementari condizioni igieniche, tanto che dopo l'uso, promiscuo perchè assegnato di volta in volta, i lavoratori si trovano il capo completamente cosparso di materiale proveniente dalle
parti sbriciolate. La calotta protettiva interna non è più in grado di
assolvere alla funzione per cui è stata realizzata. Non risulta che vi siano in commercio caschi protettivi
garantiti per una vita superiore ai cinque anni, in caso di corretto uso.
Dopo le nostre legittime rivendicazioni, la soluzione
individuata dalla dirigenza, oltre alla pulizia della visiera con prodotti non
adeguati che, piuttosto, hanno peggiorato l’efficienza del policarbonato, è
stata quella di fornire calotte protettive ai lavoratori che dovranno essere calzate
prima del casco.
Ci sembra una soluzione bizzarra e inappropriata perché non
risolve le problematiche emerse.
Pertanto pretendiamo che si proceda al ritiro dei caschi
obsoleti e la loro sostituzione auspicando, per ovvi motivi igienici e
organizzativi, una nuova assegnazione individuale anziché di reparto, superando
insensati ostacoli normativi. Analoga situazione riguarda numerosi uffici della provincia
per i quali riteniamo doveroso l’impegno dell’Amministrazione.
La tutela e la sicurezza dei lavoratori è una priorità che non può sottostare al
taglio delle risorse finanziarie. Pretendiamo le necessarie risposte
affinchè gli effetti della crisi non ricadano esclusivamente sulle spalle dei lavoratori,
facendo venire meno i requisiti minimi di sicurezza e la loro dignità.
Nicola Rossiello