Art.1

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giovedì 30 maggio 2013

Torino - Riunione della commissione paritetica provinciale aggiornamento professionale - intervento del SILP CGIL

Venerdì 24 maggio 2013 si è tenuta presso la Questura di Torino la prevista riunione della commissione paritetica provinciale aggiornamento professionale, il cui componente, per il SILP CGIL, è Giovanni Mistrangelo.
Abbiamo ritenuto di dichiarare preliminarmente che consideriamo le Commissioni paritetiche provinciali non un organo consultivo, ma decisionale, le cui determinazioni sono assunte previo parere favorevole della maggioranza dei presenti.
Ogni singola Commissione è competente all’esame e alla formazione di proposte sulle materie ad esse demandate e, in base alle determinazioni da esse assunte, l’Amministrazione adotta le conseguenti iniziative, fornendo adeguate motivazioni alle Organizzazioni circa le ragioni per le quali dovesse eventualmente dissentire.

Relativamente alle tematiche oggetto di elaborazione abbiamo posto all'attenzione della commissione le seguenti questioni.

Aggiornamento professionale su tecniche di ammanettamento e immobilizzazione
Al Questore Dr. Antonino Cufalo va il plauso del SILP CGIL, infatti nei mesi scorsi sono stati resi pubblici i contenuti della Sentenza n.1031/2012 con la quale la Corte Suprema di Cassazione – Quarta Sezione Penale, ha rigettato il ricorso presentato da quattro operatori della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Ferrara, avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna.
Il procedimento penale per il reato di eccesso colposo era scaturito a seguito del decesso di un ragazzo verificatosi a Ferrara il 25 settembre del 2005 nell’ambito di un intervento di polizia operato da due equipaggi del locale UPGSP i quali avevano immobilizzato il giovane, ammanettandolo in posizione prona, posizione che dopo pochi minuti ne cagionava la morte per “insufficienza cardiaca conseguente a difetto di ossigenazione correlata anche alla posizione prona con polsi ammanettati che aveva reso maggiormente difficoltosa la respirazione del giovane.” Oltre alla grave perdita umana del giovane Federico Aldrovandi, a seguito della sentenza emessa, tre dei quattro operatori di polizia protagonisti della vicenda, si trovano in stato di detenzione in carcere.
Dalla lettura della Sentenza della Corte di Appello e di quella della Corte di Cassazione si è rilevato che il convincimento dei giudici si è fondato anche sul fatto che i colleghi operanti durante l’approccio e l’immobilizzazione del giovane, essendo questi in uno stato di anomalia psichiatrica, avrebbero dovuto attenersi:
1. al contenuto delle Linee Guida degli Ospedali Niguarda di Milano e San Matteo di Pavia, acquisite agli atti giudiziari, afferenti al comportamento da tenersi in caso di identificazione di soggetto agitato;
2. al manuale elaborato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, contenente il modulo specifico relativo alle tecniche di ammanettamento.
In considerazione delle responsabilità personali che ricadono sull’operatore di polizia quando questi, come cita la sentenza “non rispetta il doveroso parametro comportamentale nel momento in cui procede all’immobilizzazione di un soggetto agitato”, abbiamo ritenuto doveroso sollecitare il Questore per programmare apposite lezioni di aggiornamento professionale in materia, con una nota della nostra struttura regionale del marzo scorso.
La nostra struttura regionale ha fornito all’Ufficio Sanitario Provinciale le linee guida dell’Ospedale Niguarda di Milano.
E’ per questi motivi che abbiamo sentito il dovere di restituire un positivo riscontro al Dr. Antonino Cufalo, il quale, senza esitazioni, ha assunto l’impegno di rimodulare i programmi di aggiornamento professionale, dando positivo seguito alla nostra originale sollecitazione.
 
Utilizzo di nuove manette a cerniera rigida
Alcune giornate di addestramento professionale, pertanto, vertono già sulle tecniche di ammanettamento e immobilizzazione.
Tali tecniche vengono attuate con l’utilizzo di manette a cerniera rigida, anziché quelle tradizionali tenute insieme da una catenella che il Dipartimento della PS ha acquistato di recente.
Risulta che siano state presentate alcune segnalazioni di istruttori, in servizio presso il Centro nazionale di Spinaceto, i quali avrebbero manifestato riserve circa la pericolosità di tali strumenti perché l’assenza della catenella e la presenza della rigida cerniera pregiudicherebbe alcuni movimenti del soggetto immobilizzato procurando sollecitazioni dolorose.
Le stesse perplessità sarebbero emerse in sede di utilizzo nel corso delle sedute di aggiornamento professionale presso il locale Reparto Mobile.
Riteniamo opportuno, nell’ottica di fornire garanzie per i lavoratori di polizia e per i cittadini, di sollecitare una verifica e, in caso di sussistenza delle criticità, di inoltrare una segnalazione al Dipartimento della PS.

Qualità dell’aggiornamento professionale
Relativamente alle lezioni effettuate, i lavoratori ribadiscono l’eccessiva ripetizione degli argomenti oggetto di trattazione. A tale proposito e nell’ottica dell’ottimizzazione e del miglioramento dell’attività di aggiornamento, proponiamo di sottoporre ai partecipanti un questionario anonimo a risposta multipla, al fine di raccogliere osservazioni su questo aspetto e su tutto ciò che concerne l’aggiornamento professionale.
Un’iniziativa in tale direzione consentirebbe di ottenere il necessario feed-back utile come verifica dell’attività svolta.

Destinatari dell’aggiornamento professionale e autoformazione
Ribadiamo quanto segnalato in sede delle recenti riunioni di verifica e confronto ovvero che all’aggiornamento professionale debbono sottoporsi tutti i lavoratori contrattualizzati e invitiamo l’Amministrazione a favorire la partecipazione dei lavoratori ad iniziative in regime di autoformazione secondo le intese raggiunte in sede di contrattazione decentrata, dando diffusione dei termini e dei presupposti concordati a tutti i Dirigenti degli Uffici della provincia.

Trascrizione sul foglio matricolare dell’incarico di docenza
La docenza nell’aggiornamento professionale richiede un’evidente impegno aggiuntivo per i lavoratori incaricati.
In assenza di un indennizzo economico, riteniamo parzialmente remunerante e incentivante, la trascrizione sul foglio matricolare dell’incarico di docenza conferito come espressamente previsto dall’art. 67 del D.P.R. n. 686/1957. Gli incarichi di docenza dovrebbero essere conferiti con formale provvedimento amministrativo a firma del Questore in tutti quei casi non rientranti nelle normali mansioni d'ufficio, determinando un rilevante aggravio di lavoro, o presupponendo una particolare competenza giuridica, amministrativa, economica o tecnica, ovvero l'assunzione di particolari responsabilità e comunque lontane dalle specifiche funzioni svolte presso l'ufficio di appartenenza.

Aggiornamento professionale sulla movimentazione stradale/autostradale delle scorte di protezione a Personalità
Il servizio di protezione delle Personalità è peculiare. Nel corso del tempo si è rilevata una difficile coesistenza tra le esigenze del personale che effettua il servizio e quelle di movimentazione dei veicoli in ambito autostradale dove la sicurezza degli utenti è strettamente legata al rispetto delle disposizioni del codice della strada insieme ad un’accorta esecuzione di quelle operazioni che si rendono necessarie nella tutela della sicurezza delle Personalità.
Per ottenere la più opportuna coesistenza delle diverse necessità legato al servizio avanziamo la proposta di avviare un ciclo di aggiornamento professionale sulla materia rivolto ai lavoratori incaricati della protezione delle Personalità. Da un’iniziativa di tale portata non potrà che trarre beneficio la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e l’efficienza del servizio.