Contro il neofascismo, il nazismo e l’antisemitismo. Questa la
triplice parola d'ordine che sintetizza un ordine del giorno approvato
dal Comitato Nazionale dell’ANPI.
"Considerato - si spiega - che le manifestazioni neofasciste si
stanno moltiplicando in tutta Italia, con adunate, celebrazioni della
Marcia su Roma, raduni a Predappio, indizioni di assemblee pubbliche in
tutta Italia; che tutto questo si unisce ad episodi gravissimi come
quello del sacrario in ricordo di Rodolfo Graziani e ad altri
addirittura ridicoli come quello del preside che ha tentato di collocare
nell’aula magna di una scuola il ritratto di Benito Mussolini o la
proposta, a Forlì, di intitolare l’aereoporto della città a Benito
Mussolini; che, ancora, tutto questo si collega, più o meno
direttamente, alle contemporanee irruzioni di giovani della destra
fascista in alcune scuole di Roma.
"Considerato altresì - si aggiunge - che basta immettersi nella rete
per trovare, manifestazioni altrettanto (e spesso più ancora)
inaccettabili di fascismo e razzismo, con simboli inequivocabili e
raccapriccianti; che su vari siti nel web, appaiono quotidianamente
scritti d’immonda propaganda antiebraica, che vanno perfino al di là del
più bieco negazionismo, per irridere al sacrificio di Anna Frank, fare
dichiarazioni deliranti di soddisfazione per la morte di Shlomo Venezia,
e così via, in un crescendo di brutalità e di razzismo senza limiti."
Il Consiglio nazionale dell'Anpi "ritiene che la misura sia ormai
colma e che si debba finalmente porre fine a questa orgia di apologia
del fascismo e dell’ideologia di un partito che ha ucciso oppositori,
altri ne ha destinati a lunghi periodi di detenzione e/o di confino, ha
mandato a morire tanti giovani in guerre assurde e perdute, ha
perseguitato gli ebrei con le leggi razziali e in tante altre forme, in
aiuto alle barbarie dei nazisti".
"Considerato altresì che non è più tollerabile che non siano gli
organi di Stato, le istituzioni pubbliche a far cessare queste
vergognose manifestazioni, che richiamano alla mente soltanto orrore e
morte e che è tempo che intervenga il Governo, si muovano i Prefetti e i
Questori, i preposti all’ordine pubblico, l’Autorità giudiziaria, per
quanto di competenza di ciascuno. È fortemente auspicabile, nel
contempo, che alla latitanza di molti partiti e della politica su queste
tematiche, si sostituisca un rinnovato impegno".
"Ritenuto - continua la nota - che non è più accettabile che, nel
nostro sistema giuridico, manchi ancora una normativa diretta a troncare
il diffondersi di fenomeni come quelli sopra descritti, su un
“palcoscenico privilegiato” come quello del web e che sarebbe ora che il
Governo procedesse alla ratifica del "protocollo addizionale alla
Convenzione di Budapest" relativo agli atti di natura razzista e
xenofoba, promosso dal Consiglio di Europa per un migliore coordinamento
delle polizie per la prevenzione e repressione dei crimini informatici,
con specifico riferimento alle varie forme di antisemitismo e
razzismo".
"Questa sciagurata éscalation di neofascismo e di razzismo - si
sottolinea - deve trovarsi di fronte ad una barriera opposta dall’intera
struttura dello Stato democratico, prima ancora che siano i cittadini
ad opporsi, come peraltro stanno facendo, in tanti e da tempo, ma
inutilmente.
Di questo quadro vergognoso se ne cominciano ad accorgere anche all’estero, dove non pochi giornali hanno dedicato largo spazio (ovviamente critico) alla vicenda del Sacrario per Graziani. Abbiamo attraversato periodi sgradevoli – oggi superati – in cui il nostro Paese veniva considerato con alterigia e disprezzo da altri popoli. Non possiamo accettare che ci considerino come un luogo pieno di “nostalgici”, che aspirano ad allinearci con alcuni tra i Paesi meno democratici di Europa".
Di questo quadro vergognoso se ne cominciano ad accorgere anche all’estero, dove non pochi giornali hanno dedicato largo spazio (ovviamente critico) alla vicenda del Sacrario per Graziani. Abbiamo attraversato periodi sgradevoli – oggi superati – in cui il nostro Paese veniva considerato con alterigia e disprezzo da altri popoli. Non possiamo accettare che ci considerino come un luogo pieno di “nostalgici”, che aspirano ad allinearci con alcuni tra i Paesi meno democratici di Europa".
L’ANPI - si ricorda - ha lanciato un programma di impegno
antifascista, il 25 luglio 2012, assieme all’Istituto Cervi ed ha
invitato tutti i propri organismi periferici a mobilitarsi per difendere
la nostra Carta Costituzionale. Ma bisogna fare ancora di più e bisogna
coinvolgere i troppi cittadini disattenti o distratti, che ignorano o
sottovalutano la pericolosità di questo fenomeno e di tutto ciò che sta
accadendo in tante parti d’Italia. Soprattutto, occorre che siano
coinvolte le istituzioni, a cominciare dal Governo".
L’ANPI - si annuncia - chiederà un incontro al Ministro dell’interno
per consegnare formalmente un dossier con le notizie delle principali
manifestazioni fasciste e razziste dell’anno in corso, per valutare la
situazione e le prospettive e chiedere che si superi l’arcaica
concezione secondo la quale questi fatti possono porre, al più, qualche
problema di ordine pubblico, per entrare, invece, in campo con
decisione, in tutte le forme previste dalla legge, in difesa della
democrazia e dei valori portanti della Costituzione.
Analoga richiesta di incontro verrà indirizzata al Ministro della
Pubblica Istruzione, perché non c’è dubbio (era scritto perfino nella
legge “Scelba” del 1952, all’art. 9) che è proprio dalla scuola che
occorre partire per creare una vera cultura democratica e antifascista,
fornendo ai giovani dati storici e informazioni concrete su ciò che è
avvenuto, in Italia, dal 1922 al 1945. Allo stesso Ministro, che ha
partecipato, lo scorso anno, ad un viaggio – con studenti – ad
Auschwitz, si chiederà un impegno per contribuire a rimuovere ogni
ostacolo che si sta opponendo ai viaggi della memoria, tanto importanti
anche ai fini formativi.
Verrà, altresì, richiesto un incontro col Vicepresidente del
Consiglio superiore della Magistratura, per studiare le forme di
sensibilizzazione, su questi temi, all’interno del sistema giudiziario,
anche mediante inserimento di alcune specifiche materie nei corsi di
formazione, centralizzati e decentrati.
Infine, verrà chiesto un incontro al Ministro per la cooperazione
internazionale Andrea Riccardi, che più volte ha assunto ferme posizioni
specialmente a riguardo delle manifestazioni di razzismo e
antisemitismo, per valutare quali iniziative possano essere assunte,
sotto ogni profilo, per stroncare i gravi fenomeni più sopra denunciati,
anche prendendo ispirazione da quanto si è fatto e si sta facendo in
altri Paesi europei contro il negazionismo e raccogliendo gli appelli
che sono comparsi anche sulla stampa (v. articoli di M. Pirani su
“Repubblica” del 1 e 10 ottobre 2012).
"Nei prossimi mesi - si preannuncia - si compirà una verifica attenta
di quanto si è potuto attuare e dei concreti risultati raggiunti;
verifica che sarà peraltro effettuata in forma pubblica, ed
eventualmente in concorso con altre Associazioni interessate, anche per
il coinvolgimento della cittadinanza nel suo complesso".
"L’ANPI - sottolinea il documento - tiene a ribadire,
conclusivamente, che non è questo il Paese che sognavano i combattenti
per la libertà e che è necessario ricondurlo al più presto entro i
binari della legalità, della democrazia e dell’antifascismo, anche per
rispetto al sacrificio di quanti hanno perduto la vita, combattendo
contro i fascisti ed i tedeschi, per dare al nostro Paese la libertà.
Tutta l’Associazione è fortemente impegnata – e deve esserlo sempre di
più – per impedire una insopportabile deriva, populista, razzista e
nostalgica del fascismo; ci dobbiamo considerare permanentemente
impegnati a difendere i valori della democrazia e della Costituzione".
Le piazze
del Piemonte dove l'ANPI sarà presente:
Alessandria
(sabato
17 novembre)
Piazza Marconi ore 10.00 - 12.00/ore 16.00 - 19.00.
Collegno
(TO) viale
XXIV Maggio, angolo C.so Francia, dalle 9.00 alle 13.00.
Condove
(TO) (sabato
17 novembre)
via Cesare Battisti, di fronte al supermercato CRAI, dalle 10.00 alle 18.00.
Grugliasco
(TO) Piazza
66 Martiri, ore 9.30-12.00.
Torino via Di Nanni, fronte Chiesa S.
Bernardino, dalle 9.00 alle 13.00/via Nizza 230, di fronte a Eataly, dalle
11.00/piazza Bottesini dalle 9.00 alle 17.00/piazza Madama Cristina dalle
9.00 alle 13.00.
Torre
Pellice (TO)
piazza del Municipio dalle 9.30 alle 17.00.
Valenza
(AL) (sabato 17 novembre) presso il mercato rionale dalle ore 8 alle ore 12.
Vercelli Corso Libertà - angolo Via
Vittorio Veneto - ore 10.00 - 17.00.