Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

mercoledì 30 maggio 2012

Il 2 Giugno l'Italia celebra l'Emilia Romagna

Nella giornata di ieri l’Emilia è stata nuovamente colpita in modo grave da forti scosse di terremoto che hanno raggiunto la magnitudo di 5.8. Il bilancio è pesantissimo: 17 i morti e centinaia i feriti. Vittime che si vanno ad aggiungere alla scossa del 20 Maggio portando il numero delle perdite a 24.
Oramai superano la decina di migliaia gli sfollati che stanno vivendo accampati sotto le continue scosse dell'’incessante sciame sismico.
Alle popolazioni Emiliane vogliamo esprimere con rispetto il nostro più composto cordoglio per le dolorose perdite umane subite e la nostra più sentita solidarietà per le migliaia di persone sfollate che ancora non riescono a tornare ad una parvenza di normalità e che vivono costantemente il dubbio e l’angoscia di poter perdere tutto ciò che avevano fino a pochi giorni fa: la famiglia,la casa e il lavoro.
Proprio sul lavoro sono decedute dieci delle ultime vittime, così come era già capitato nella triste notte del 20 maggio.
Vittime che noi della Fp CGIL consideriamo a tutti gli effetti morti bianche e che assumono toni inspiegabili guardando le immagini di come si sono accartocciati su se stessi gli edifici industriali. 
Ma non vogliamo animare le polemiche con la solita ricerca delle responsabilità, cosa che sicuramente sarà svolta.
Preferiamo esprimere invece un sentito ringraziamento alla macchina dei soccorsi e a tutte le forze istituzionali presenti sui luoghi del disastro: comparto sicurezza, vigili del fuoco, protezione civile, croce rossa, associazioni di volontariato e ad ogni singolo cittadino che per spirito di solidarietà e per coscienza morale ha trovato la forza di reagire e portare il proprio modesto contributo alle popolazioni colpite. 
Incombe il 2 Giugno e di conseguenza la Festa della nostra Repubblica.
Il Capo dello Stato ha dichiarato che le celebrazioni del 2 Giugno si faranno perché la Repubblica non può dimenticare di ricordare la sua nascita e che sarà una cerimonia sobria dedicata alle vittime della Repubblica e del terremoto.
Apprezziamo le intenzioni esplicitate dal Presidente Napolitano, che dimostrano rispetto e solidarietà verso il dramma che ha colpito le popolazioni terremotate, ma forse di maggior aiuto sarebbe stata la decisione di ridurre le celebrazioni della Festa della Repubblica a un rigore estremo, che recuperasse a favore di quel pezzo d'Italia le ingenti risorse economiche indirizzate agli eventi istituzionali, che ora invece si rivelano tanto preziose e indispensabili per dare sollievo a quelle persone che non potranno vivere certamente questo 2 Giugno come una festa.
Torino, 30 Maggio 2012

Il Coordinamento Sicurezza
FP CGIL PIEMONTE