Il 22,4% delle donne che al momento della gravidanza lavoravano a distanza di due anni dalla nascita del figlio non lavora più. Statistica scioccante quella diffusa dall'Istat nel volume 'Avere figli in Italia negli anni 2000', che approfondisce le indagini campionarie svolte periodicamente.
Questo indicatore nel 2012 supera di quattro punti percentuali quello del 2005 ed è in controtendenza rispetto alla diminuzione registrata tra l'edizione 2000 (20%) e il 2005 (18%). In sostanza l’Italia sta tornando indietro per quanto riguarda il diritto delle madri al lavoro.
Emerge una situazione eterogenea in relazione al numero di figli; sono prevalentemente le madri al secondo figlio quelle che lasciano il lavoro (55,5%) mentre sono prevalentemente le primipare quelle che hanno subito un licenziamento (25%) o che dichiarano che si è concluso il contratto a tempo determinato (23,3%).
Le madri lavoratrici a chi affidano i figli? La maggior parte di madri di bambini piccoli si rivolge alla famiglia: il 51,4 per cento dei nati al di sotto dei due anni è accudito dai nonni; mentre il 37,8 per cento frequenta un asilo nido; la baby sitter viene scelta come modalità di affido prevalente solo nel 4,2 per cento dei casi.
fonte rassegna.it