Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

mercoledì 31 ottobre 2012

SILP CGIL Piemonte e FP CGIL pretendono l'impegno della Regione Piemonte

Questa mattina in delegazione del Coordinamento Sicurezza e Soccorso Pubblico del SILP CGIL e FP CGIL, in rappresentanza dei lavoratori di Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco del Piemonte, abbiamo partecipato ad una audizione del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, presieduto da Valerio Cattaneo insieme ai rappresentanti dei gruppi consiliari.
La delegazione, formata da Nicola Rossiello (Segretario regionale SILP CGIL Pmt), Mara Politi (Segretaria regionale FP CGIL Pmt con delega alla sicurezza), Claudia Moretta (Segretaria Generale SILP CGIL Torino) e Laura Mazzetti (Coordinamento FP CGIL CFS) ha rappresentato al consesso regionale le ragioni della protesta del 23 ottobre scorso e ha preteso un intervento presso i rispettivi membri delle Commissioni parlamentari incaricate di esaminare lo schema di regolamento per l'armonizzazione dei requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico per i lavoratori del comparto sicurezza-difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico. Il SILP per la CGIL e la FP CGIL porteranno avanti, con coerenza, le legittime istanze e le rivendicazioni dei lavoratori attraverso ulteriori iniziative in tutte le sedi.
in prima fila (2° da sn) Rossiello, Politi e Mazzetti, in seconda fila Moretta
Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa della Regione Piemonte:

"No ai tagli lineari e indiscriminati alla sicurezza, alla difesa e al soccorso pubblico. Rischi causati dall’eccessiva età anagrafica media dei personale. Razionalizzazione della spesa per garantire ammodernamento di mezzi e strutture. Questi alcuni dei problemi denunciati dai sindacati di polizia, corpo forestale e vigili del fuoco, ricevuti mercoledì 31 ottobre in Consiglio regionale.
Alla presenza di un’ampia rappresentanza di consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, i sindacati hanno richiesto che l’Assemblea piemontese intervenga presso le competenti Commissioni parlamentari per segnalare queste criticità e intervenire sulla proposta di riforma previdenziale, che rivedrà i requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico.
Il presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, ha assicurato l’impegno dell’Aula per l’approvazione di un ordine del giorno condiviso che chieda attenzione al governo nazionale, con particolare riferimento alla situazione del Piemonte. Ha inoltre invitato le forze politiche presenti a segnalare i problemi ai propri parlamentari che fanno parte delle Commissioni competenti."


Pubblichiamo, di seguito, il testo del nostro documento consegnato al Presidente Cattaneo.
"Su proposta del ministro del Lavoro e degli Affari Sociali, Fornero, il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento per l'armonizzazione dei requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico per i lavoratori del comparto sicurezza-difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico iscritti a fondi previdenziali dell'Inps, dell'ex-Enpals e dell'ex-Inpdap, tutti confluiti nell’Inps. Lo schema di regolamento è all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e successivamente sarà vagliato dal Consiglio di Stato. 
Secondo alcune indiscrezioni il testo prevedrebbe il graduale incremento dei requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia, mentre sarebbero state mantenute in parte alcune delle condizioni e dei requisiti di accesso al sistema pensionistico tipiche delle nostre carriere. Contemporaneamente sarebbero stati disattesi parte dei percorsi che hanno fatto parte della nostra azione sindacale recente e che costituiscono elemento irrinunciabile di quello che riteniamo un diritto alla “specificità” per lavoratori che operano in condizioni di impiego operativo altamente rischioso, che presuppone il costante possesso di particolari idoneità psico-fisiche, con evidente danno per la propria professionalità e, spesso, a rischio della propria salute. 
Dal testo licenziato dal Consiglio dei Ministri sarebbero state cancellate le previsioni di dimezzare gli anni di contribuzione figurativa e le penalizzazioni sul sistema di calcolo. Restano da sciogliere i nodi sulla permanenza dell'adeguamento alle aspettative di vita, sull'innalzamento dei limiti di età per la pensione di vecchiaia e sulle penalizzazioni relative alle pensioni di anzianità. 
Stiamo parlando di lavoratori che, a causa dei tagli scellerati e irrazionali operati dai Governi alternatisi alla guida del Paese, operano nel contrasto della criminalità a tutti i livelli, privi di appropriati strumenti di azione, in ambienti e con mezzi non idonei e con un livello di organizzazione inaccettabile dal punto di vista personale, in condizioni difficili perchè costretti a turnazioni che li mettono a rischio di insorgenza di malattie tumorali perché incidono pesantemente sui ritmi circadiani, ma esclusi dal novero nelle cosiddette categorie usuranti. Un recente studio scientifico ha classificato la nostra professione al 4° posto tra quelle maggiormente sottoposte a stress psichico! 
Per queste e ulteriori ragioni non possiamo accettare: 
· l’applicazione nel nostro comparto di penalizzazioni e dell’incremento legato alla speranza di vita, in ragione del fatto che la condizione psico-fisica degli operatori, fortemente correlata all’età anagrafica, è requisito fondamentale per lo svolgimento delle attività operative; 
· l’eventuale riduzione della maggiorazione del periodo di servizio, che, allo stato attuale in relazione all’età media di accesso – compreso nell’intervallo 26-30 anni - pone gli operatori del comparto in condizione di non poter raggiungere il requisito per la pensione di anzianità; 
· l’introduzione di discriminazioni legate all’età anagrafica tra coloro che hanno gli stessi requisiti relativi alla massima anzianità contributiva. 
Il blocco dei contratti fino al 2014, se non fino al 2017, e dell'indennità di vacanza contrattuale per i lavoratori statali comporterà tra il 2010 e il 2014 una perdita di salario complessiva di oltre 6 mila euro, inoltre non sono stanziate le necessarie risorse sul fondo perequativo per garantire la copertura al 100% dell'assegno una-tantum per gli anni 2012 e 2013 che avrebbe almeno parzialmente compensato la perdita economica legata al blocco economico delle progressioni di carriera. E’ una prospettiva inaccettabile che intendiamo contrastare decisamente. 
Con la legge di stabilità viene confermato il blocco del turn-over al 20% per il triennio 2012-2014 e al 50% per l'anno 2015 con la conseguente riduzione di organici di circa 18.000 unita' per le forze di polizia – di queste, circa 6.000 per la sola polizia di stato. 
Dal punto di vista del servizio ai cittadini l'effetto dell'innalzamento dell'età media dei lavoratori del comparto, sommato al blocco del turn-over, determinerà serie conseguenze sulla sua efficienza e, in generale, sul modello di sicurezza del Paese. 
Le ultime manovre finanziarie hanno fortemente penalizzato il lavoro pubblico. I continui tagli ai servizi, oltre al nostro, anche, ad esempio a quello sanitario spingono verso una privatizzazione che pagheranno duramente tutti i cittadini perché c'è una questione economica alla base, che trova banale soluzione nell'idea di colpire il settore pubblico e i servizi erogati riducendoli sempre più in favore dei privati. La nostra non è una visione statalista perché è evidente che la sicurezza non può essere che prerogativa esclusiva dello Stato. 
Come categorie della CGIL Funzione Pubblica e sindacato di riferimento della CGIL dei lavoratori di polizia sentiamo, pertanto, il dovere di pretendere, non chiedere, l’impegno della politica e delle Istituzioni ed è per questo che siamo qui, davanti ad un interlocutore che per noi non è quello naturale. E’ l’effetto della crisi politica di un Paese che per dare soluzione alla crisi economica deve dare segnali diversi da quelli attuali, investendo in legalità per contrastare mafia, evasione fiscale e corruzione. Qualsiasi altra “visione” sarebbe suggestiva e lontana dalla realtà."
Rossiello, Politi, Mazzetti, Moretta, Bortoli, Scalzo, Nigro