Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

mercoledì 10 ottobre 2012

Vergognosa manovra da 12 miliardi

Inaccettabile e vergognosa per gli obiettivi individuati e per quelli tralasciati è la manovra da 12 miliardi. Non sarà rinnovato il contratto dei dipendenti pubblici con blocco fino al 2014, nè si procederà ad alcuna corresponsione di "vacanza contrattuale".
Un'ulteriore sforbiciata, in particolare alla sanità, che indigna perchè prevede una riduzione di 1,5 miliardi di euro dal 2013 del fabbisogno del servizio sanitario nazionale. Per l'acquisto di dispositivi medici la spesa scenderebbe dal 2013 dal 4,9 al 4 per cento e, a decorrere dal 2014, dal 4,8 al 3,9 per cento.
Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per i disabili o per la cura di parenti diversamente abili. 
La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A. o per l'assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori diversamente abili. Si mantiene invece la contribuzione figurativa.
Per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l'anno 2013, di 100 milioni di euro per l'anno 2014 e di 530 milioni di euro per l'anno 2015.
Un governo che dichiara di non volere intervenire legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati. Inammissibile vedere migliaia di lavoratori trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione. Una presa di posizione che dà la misura di quanto il governo tecnico competa con i precedenti governi politici per lontananza dai cittadini e dai più deboli. Un governo miope e compulsivo che riduce i servizi essenziali destrutturandoli. Un'autentica vergogna!
Il Paese precipita sempre più nella povertà più profonda tra i sorrisi e le superficiali presenze sui media di "autorevoli" esperti economici e politici che stancano tutti e ci fanno indignare, tra mangiatori di ostriche, ballerine e venditori porta a porta prestati forzosamente alla politica, quella politica che ci ha condotto in questo baratro.
Nicola Rossiello