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lunedì 19 agosto 2013

Fisco, è scattato il nuovo redditometro

Dal 19 agosto in funzione il nuovo redditometro per scoprire gli evasori fiscali. L'attenzione è rivolta sugli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata. Il gap "sospetto" è pari almeno al 20%.
Da oggi, lunedì 19 agosto, è in funzione il nuovo redditometro per scoprire gli evasori fiscali. In particolare, l'attenzione è rivolta sugli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata, con un gap considerato "sospetto" pari almeno al 20%.
L'Agenzia delle entrate prenderà in considerazione solo spese e dati certi (presenti in Anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi) e non terrà conto delle spese medie Istat, che non vengono considerate nel calcolo di questo scostamento. L'Agenzia ha diffuso la circolare con le istruzioni operative del nuovo accertamento sintetico. Il nuovo metodo di ricostruzione del reddito si applica agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009, mentre per quelli precedenti valgono le vecchie regole. Il redditometro non applica coefficienti alle singole voci, ma la spesa vale per il suo ammontare.
Secondo la ricostruzione dell'agenzia Agi, verranno selezionate le posizioni dei contribuenti per i quali è emerso un significativo scostamento tra reddito dichiarato e spese sostenute rientranti tra le "spese certe" (presenti nell'Anagrafe tributaria o indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi) e le "spese per elementi certi" (le spese per mantenere i beni presenti in Anagrafe, quali l'abitazione o i mezzi di trasporto). Questo - nelle intenzioni - permetterà di incentrare il contraddittorio su dati certi e situazioni di fatto oggettivamente riscontrabili, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'incidenza delle presunzioni.
A livello tecnico, il redditometro mette a confronto la spesa complessiva effettiva di un contribuente con il reddito dichiarato. Sotto la lente di ingrandimento, dunque, finiscono le spese certe sostenute direttamente dal contribuente o dal familiare fiscalmente a carico; le spese per elementi certi, ottenute applicando la valorizzazione ai dati certi (abitazione, mezzi di trasporto, eccetera); la quota relativa agli incrementi patrimoniali; la quota di risparmio che si forma nel corso dell'anno.
tratto da rassegna.it