
Se la notizia fosse confermata, e la documentazione fotografica lascia pochi dubbi in proposito, si tratterebbe dell'ennesimo episodio di utilizzo distorto delle risorse pubbliche con l'aggravante di ledeere la dignità e la professionalità dei lavoratori della Guardia di Finanza, ai quali, certamente, non compete di trasformarsi in addetti ai servizi turistici e al facchinaggio.
Oltre a tutto il resto, c'è un problema di cultura civile diffuso e di legalità. Il denaro pubblico non è percepito come denaro
appartenente a ciascuno di noi, ma come appartenente ad un soggetto
terzo: Stato, Enti locali, ecc., per cui
sull'indignazione che dovrebbe seguire alla denuncia e all'accertamento di sprechi e abusi
dannosi prevale non solo indifferenza. Per questo riteniamo doveroso rilanciare notizie che minano gravemente i fondamenti della legalità e ci umiliano come lavoratori e come cittadini del Paese.
Nicola Rossiello