Art.1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

giovedì 13 settembre 2012

Monti contro lo Statuto dei lavoratori, la resa dei "salvatori della patria".

Il premier Monti sullo Statuto dei lavoratori: "Alcune sue disposizioni, ispirate a un intento nobile di difendere i lavoratori hanno determinato un'insufficiente creazione di posti di lavoro" e ancora: "certe decisioni di politica economica" in passato "si sono rivelate poco efficaci". 
Parole pesanti pronunciate da chi in passato ha pilotato, dietro le quinte, una globalizzazione squilibrata e il trasferimento del potere dalla politica e dai cittadini ai poteri forti. Gli stessi poteri forti che ora dimostrano di essere incapaci di governare la politica globale determinando pesantissime ricadute sulla vita dei cittadini.
La visione di coloro che si erano accreditati come "salvatori della patria" si scontra evidentemente con il loro stesso passato, giacché la deriva imposta dal liberismo sfrenato e irresponsabile di cui sono stati accreditati teorici sfugge ad ogni possibile tentativo di controllo politico.
Ogni riforma, anche lo Statuto dei lavoratori è migliorabile, ma sostenere che esso, da solo, ha determinato i guasti prodotti in economia è inaccettabile. 
Quella "carta" fu scritta con il sudore e il sacrificio personale di tanti lavoratori e competenti esperti in tempi in cui la finanza sosteneva le imprese e l'economia guidava lo sviluppo e la crescita.
Oggi il super esperto Monti alza bandiera bianca di fronte al mostro liberista che ha sostenuto e contribuito a realizzare e che oggi sfugge di mano.
Nicola Rossiello