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giovedì 25 settembre 2014

Giustizia: Cgil-Cisl-Uil e Libera, su autoriciclaggio governo faccia passo indietro


Roma, 24 settembre - “Sull'autoriciclaggio il governo faccia un passo indietro. Niente compromessi e niente sconti a chi ci ruba il futuro”. E' quanto si legge in una nota congiunta di Libera, Cgil, Cisl e Uil in merito alle norme previste dal disegno di legge del governo in materia di autoriciclaggio. “La formulazione delle norme sull'autoriciclaggio contenute nel ddl approvato dal governo il 29 agosto scorso, così come emerge dagli organi di stampa, rappresenta un grave passo indietro nella lotta alla corruzione e alla criminalità economica e mafiosa del nostro Paese - prosegue la nota -. Il limite previsto per i reati (presupposto del riciclaggio) puniti con almeno 5 anni di reclusione, infatti, taglierebbe fuori dalla contestazione dell'autoriciclaggio molti delitti, tra i quali quelli di corruzione, di truffa, di appropriazione indebita e la totalità dei reati in materia di evasione fiscale”.

Si perderebbe anche, continua la nota, “l'efficacia preventiva del nuovo delitto e delle relative sanzioni: un evasore fiscale, che con i soldi sottratti al fisco si compra una villa, solo per fare un esempio, invece di vedersi contestare anche il delitto di autoriciclaggio, reclusione compresa, con il testo approvato dal governo la farebbe franca. Non solo: la prevista non punibilità 'quando il denaro, i beni o le altre utilità sono destinate all'utilizzo o al godimento personale' finirebbe per vanificare i processi anche nei casi di autoriciclaggio contestabili per i delitti più gravi, compresi quelli di mafia, e comprometterebbe l'efficacia delle norme sull'aggressione ai patrimoni accumulati illecitamente.

Secondo Cgil Cisl Uil e Libera “c'è già un'altra norma approvata lo scorso 2 luglio dalla Commissione finanze della Camera, all'interno del disegno di legge 'Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale', alla cui stesura hanno collaborato anche autorevoli magistrati, che consentirebbe di evitare queste paradossali conseguenze. La norma contiene, infatti, una formulazione della punibilità del delitto di autoriciclaggio che è indipendente dalla sanzione prevista per il reato presupposto, senza alcun ostacolo al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura. Il Governo faccia un passo indietro: niente compromessi e niente sconti per chi ci ruba il futuro. Corruzione, evasione fiscale e mafie sono la vera zavorra di questo paese, che frena investimenti, sviluppo e creazione di nuovi posti di lavoro. Colpire in maniera davvero efficace l'autoriciclaggio, come il falso in bilancio, significa sbloccare l'economia sana e pulita e restituire fiducia nelle istituzioni", conclude la nota.