Art.1

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lunedì 20 maggio 2013

Ludopatia, la nuova malattia del disoccupato... e non solo.

Uno studio dell'Università Cattolica rivela che il 50% di chi è senza lavoro o ha un impiego saltuario, ha problemi di carattere patologico con il gioco d'azzardo. Ma il fenomeno ha dimensioni allarmanti anche tra casalinghe, studenti e pensionati.
Un disoccupato su due, ma anche il 50% di chi ha un lavoro saltuario, è ludopatico, cioè ha problemi con il gioco d'azzardo. Sono numeri scioccanti quelli presentati nella ricerca svolta dal professor Matteo Temporin dell'Università Cattolica di Brescia su 300 persone in 29 sale gioco su tutto il territorio italiano, ricerca presentata oggi dal Codacons durante un convegno dedicato al gioco d'azzardo.
Oltre a disoccupati e lavoratori saltuari, altre categorie fortemente interessate dal problema sono quelle delle casalinghe (una su quattro è ludopatica), degli studenti e dei pensionati (17%). Dalla ricerca emerge anche che il ludopatico tipo è prevalentemente straniero, con bassa scolarizzazione e affetto da problemi di relazione.
Lo studio ha evidenziato anche che l'85% dei giocatori ha una perdita media di 40 euro al giorno, mentre il restante 15% che vince guadagna 120 euro.