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sabato 2 marzo 2013

Caso Aldovrandi - Il Questore di Torino condivide le preoccupazioni del SILP CGIL

Il Questore di Torino, Dr. Antonino Cufalo, ha accolto le osservazioni formulate con la nostra nostra nota del 5 febbraio scorso, relativa all'esito della sentenza di Cassazione del processo per il decesso di Federico Aldovrandi, con la quale abbiamo chiesto a Questori e Dirigenti delle Specialità di intervenire facendo tesoro della tragica esperienza di Ferrara e interpretando alcuni importanti passaggi contenuti nella sentenza stessa.
Il procedimento penale per il reato di eccesso colposo scaturì dal decesso di Federico Aldovrandi a Ferrara nel 2005, nell’ambito di un intervento di polizia effettuato da due equipaggi delle volanti, i cui operatori avevano immobilizzato il giovane ammanettandolo in posizione prona, posizione che, dopo pochi minuti, ne aveva causato il decesso per “insufficienza cardiaca conseguente a difetto di ossigenazione correlata anche alla posizione prona con polsi ammanettati che aveva reso maggiormente difficoltosa la respirazione del giovane”.
A seguito di quella sentenza, tre dei quattro operatori di polizia si trovano, attualmente, in stato di detenzione in carcere.
Avevamo chiesto all'Amministrazione di fare la propria parte a tutela di tutti. Siamo stati soddisfatti con un primo positivo riscontro inviatoci dal Dr. Cufalo il 26 febbraio, con il quale ha garantito che farà reperire "le pubblicazioni segnalate da codesta Segreteria, e che le connesse tematiche operative saranno al più presto trattate, nei prossimi programmi di addestramento professionale".

Nicola Rossiello