Alla riforma del lavoro del ministro Fornero "sono mancati 6 mld di euro, da utilizzare in questa fase recessiva per ridurre il costo del lavoro. Avrebbe funzionato. Purtroppo non li ho avuti: il ministro francese Michel Sapin ne ha avuti 10. Beato lui". Sono le parole del ministro del Lavoro uscente Elsa Fornero, intervenuta oggi al Forum della Confcommercio a Cernobbio, in quella che è stata probabilmente la sua ultima uscita pubblica.
"Se mi chiedete - continua la Fornero - se rifarei quella riforma, rispondo di sì. Grosso modo sì. Forse potrei cambiare qualcosa, ma le linee di tendenza sono giuste: migliorare le relazioni di lavoro - conclude - per migliorare la produttività".
Alla domanda se si sente sollevata per la fine del suo mandato di ministro, Fornero ha risposto semplicemente "sì".
Ci preme aggiungere che anche noi siamo sollevati per la fine di un mandato dannoso per il mondo del lavoro e per i cittadini. I "piagnistei" sui 6 mld di euro mancati, per giustificare il fallimento di una riforma inadeguata e umiliante, ci lasciano ulteriormente indignati.
