Art.1

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venerdì 15 novembre 2013

Per cambiare la Legge di Stabilità manifestazioni e scioperi in tutta Italia. A Torino una rappresentanza del SILP CGIL


15/11/2013 - Oggi hanno scioperato i lavoratori e le lavoratrici della Lombardia, del Piemonte, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino, delle Marche, dell’Umbria, dell'Abruzzo, del Molise, della Puglia, della Sicilia, della Sardegna e della Campania. Ma a fermarsi sono state anche diverse province: quelle di Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Forlì, Rimini, Ferrara, Ravenna e Cesena in Emilia Romagna; quelle di Reggio Calabria e Catanzaro, in Calabria e quelle di Vicenza, Rovigo, Padova e Venezia nel Veneto. Nei giorni scorsi la mobilitazione aveva già toccato diversi territori, registrando alte adesioni allo sciopero di quattro ore e alle manifestazioni nelle principali città. Dopo gli stop dell'11 novembre nella provincia di Cosenza, quelli del 12 in Basilicata e le proteste di mercoledì nel Lazio e nella Toscana, giovedì 14 novembre si sono fermate diverse province del Nord: Emilia Romagna (Imola e Reggio Emilia), Liguria (Genova, La Spezia, Imperia e Savona), Lombardia (Pavia) e Veneto (Verona, Belluno e Treviso).
Gli scioperi hanno fatto registrare un’alta adesione in tutti i settori, dal nord al sud del Paese. Come pure c’è stata una grande partecipazione alle manifestazioni che si sono svolte in quasi cento piazze d’Italia e che hanno visto gli interventi di numerosi segretari nazionali della Cgil: Danilo Barbi a Bari, Vincenzo Scudiere ad Alessandria, Elena Lattuada a Pordenone, Vera Lamonica a Cesena e Serena Sorrentino a Modena.

A Torino, l'immagine del coniglio di 'Alice nel paese delle meraviglie', con la scritta "Il tempo è scaduto", ha aperto il corteo dei sindacati piemontesi in piazza per chiedere la modifica della legge di stabilità. Una rappresentanza di lavoratori del SILP CGIL torinese ha partecipato alla manifestazione. "Alice nel paese delle meraviglie quando si sveglia capisce che la realtà è un'altra - dice Donata Canta, segretaria della Cgil torinese - anche noi diciamo alla politica, al governo svegliatevi!. Voi siete ossessionati dall'Imu, noi dal lavoro che non c'è, dalla povertà, dai tagli ai redditi, alle pensioni, al lavoro pubblico e privato, da un'emergenza sociale che prima o poi si infiamma". Sono stati diecimila i partecipanti alla manifestazione del Piemonte per chiedere modifiche alla legge di stabilità. Partito da piazza Vittorio, il corteo si è concluso in piazza Castello con gli interventi dei segretari di Cgil, Cisl e Uil di Torino, Donata Canta, Domenico Lo Bianco, e Gianni Cortese. "Siamo qui insieme - ha detto dal palco Donata Canta - perché divisi non contiamo niente". Manifestazioni si sono svolte in tutto il Piemonte con presidi e cortei nelle principali province.
Oltre mille in corteo ad Alessandria con l’intervento conclusivo in Piazzetta della Lega del segretario nazionale Cgil, Vincenzo Scudiere: “L’austerità ha rovinato l’Italia, crea disoccupazione. Bisogna costruire nel paese coesione. La legge di stabilità crea instabilità del lavoro e dell’occupazione. La coperta è stretta perché non si sa da dove prendere i soldi, ma può essere allargata con la patrimoniale. In Europa si paga il 22% sulle grandi ricchezze, in Italia il 18%. Il presidente Letta deve saper dire no ai suoi alleati, a quelli che si definiscono sentinelle anti-tasse. Diciamo che l’IMU deve essere pagata anche da chi ha una casa di valore. Occorre introdurre un meccanismo di equità, chi ha tanto dovrebbe pagare tanto, per questo scioperiamo e non sarà l’ultimo, andremo avanti. Alessandria non è il solo comune messo male in Italia. Si esce tutti assieme, con un’azione di coesione tra cittadini e istituzioni."

Le richieste alla base della mobilitazione, sintetizzate in una piattaforma, mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. I sindacati chiedono misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all'adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella Pa e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un dettagliato ventaglio di proposte che mirano, tra le altre cose, al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Proposte quindi per cambiare radicalmente la legge di Stabilità e dare così quelle risposte necessarie per far ripartire il Paese.
Martedì 19 novembre saremo nuovamente in piazza Castello, innanzi alla Prefettura, per contestare il disegno di legge di stabilità che penalizza i lavoratori del comparto sicurezza e dei vigili del fuoco e mette a rischio la sicurezza dei cittadini.