Art.1

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domenica 27 gennaio 2013

Mafia: Caselli, tutti abbiamo obbligo di non sottovalutare fenomeno

"Tutti, politici, amministratori, societa' civile e magistrati, devono respingere con forza ogni tentazione alla sottovalutazione del fenomeno mafioso". Lo ha detto il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, richiamando durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario la lettera dei figli di Bruno Caccia, procuratore ucciso dalla mafia a Torino nel 1983. "La penetrazione delle mafie al nord e' un'emergenza in atto da tempo - ha ricordato Caselli - eppure e' scarsissima la consapevolezza maturata a riguardo e quasi nulle sono le prese di posizione o le decisioni significative". Una mancanza di consapevolezza che "e' ancora piu' incredibile nel nostro Piemonte", ha evidenziato il procuratore ricordando gli omicidi del passato e le diverse inchieste sulla 'ndrangheta della magistratura torinese, l'ultima quella Minotauro. "Perche' questa mancanza, a volte viene da dire "rifiuto", di consapevolezza? - si chiede Caselli - Impreparazione, ritardo culturale, miopia? Anche ma forse, e soprattutto, perche' la mafia nelle aree non tradizionali riesce ad ibridarsi, a mimetizzarsi. Non si puo' dimenticare e trascurare tutto questo - ha avvertito Caselli - e la lettera dei figli di Caccia ci chiede di non farlo".
Torino, 26 gen. (Adnkronos)