COMUNICATO STAMPA
Il SILP CGIL Piemonte esprime vicinanza e solidarietà ai due carabinieri feriti davanti a Palazzo Chigi e ai cittadini rimasti anch'essi vittime dell'attentato.
Un episodio di inaudita gravità che segue di poco l'uccisione avvenuta a Maddaloni di un altro militare, intervenuto durante un conflitto a fuoco e alla cui famiglia va il nostro profondo cordoglio.
Nell'attesa degli sviluppi investigativi che seguiranno, resta un dramma difficile da comprendere, ma attribuire le colpe ad una parte in particolare, come si va sostenendo da stamane nel "teatrino" dei media da parte di politici incapaci di assumersi responsabilità, è sbagliato e fuorviante. C'é una evidente responsabilità generale. E' intollerabile che il peso gravi dolosamente sull'unico e incolpevole diaframma che separa i cittadini dalla politica. Un diaframma costituito dai lavoratori delle forze di polizia, nei cui confronti non si fa mai mancare una rituale solidarietà, mentre nella quotidianità li si sottopone da anni ad una sistematica privazione di risorse, di protezione sociale e professionale, come accade alla massima parte dei lavoratori e delle famiglie.
Restiamo così, soli, nel paradossale ruolo di vittime e unico strumento per contenere gli effetti e le conseguenze sociali della crisi politico-economica del Paese.
Nicola Rossiello
Un episodio di inaudita gravità che segue di poco l'uccisione avvenuta a Maddaloni di un altro militare, intervenuto durante un conflitto a fuoco e alla cui famiglia va il nostro profondo cordoglio.
Nell'attesa degli sviluppi investigativi che seguiranno, resta un dramma difficile da comprendere, ma attribuire le colpe ad una parte in particolare, come si va sostenendo da stamane nel "teatrino" dei media da parte di politici incapaci di assumersi responsabilità, è sbagliato e fuorviante. C'é una evidente responsabilità generale. E' intollerabile che il peso gravi dolosamente sull'unico e incolpevole diaframma che separa i cittadini dalla politica. Un diaframma costituito dai lavoratori delle forze di polizia, nei cui confronti non si fa mai mancare una rituale solidarietà, mentre nella quotidianità li si sottopone da anni ad una sistematica privazione di risorse, di protezione sociale e professionale, come accade alla massima parte dei lavoratori e delle famiglie.
Restiamo così, soli, nel paradossale ruolo di vittime e unico strumento per contenere gli effetti e le conseguenze sociali della crisi politico-economica del Paese.
Nicola Rossiello
